Caravaggio e dove trovarlo, un mistero infinito Tra quadri scomparsi e ritrovati, la mappa di un artista
Casualità, incomprensioni, sparizioni e ritrovamenti: non solo la vita di Michelangelo Merisi detto Caravaggio è sempre stata e continua ad essere un giallo, ma anche la storia dei suoi quadri è costellata da una serie di misteri che affascinano gli storici dell’arte.
Così da questa commistione tra divulgazione e ricerca scientifica nasce un volume prezioso, quanto originale, frutto della ricerca, la cura e la penna di una studiosa come Francesca Cappelletti, attualmente direttrice della Galleria Borghese, uno dei musei più belli del mondo senza ombra di dubbio.
Vero e proprio scrigno che tra i tanti capolavori ne conserva alcuni, che intitolano una stanza, proprio di Caravaggio, come l’Autoritratto in veste di Bacco, il Ragazzo con la canestra di frutta o il San Girolamo scrivente.
In realtà erano molti di più quelli che via via il cardinale Scipione Borghese aveva accumulato nella sua collezione, alcuni grandissimi capolavori, ma erano tempi in cui il pittore non era ancora preso in grandissima considerazione.
Racconta Cappelletti di una accurata descrizione seicentesca della palazzina da parte del guardarobiere di casa Borghese, Jacopo Menilli, che elenca otto quadri riferibili a Caravaggio, dove mancano comunque il Bacchino e il ragazzo con la canestra di frutta.
”Un Ritratto di Paolo V, il papa della famiglia, era invece appeso nella galleria al pianterreno, di contro all’immagine di Innocenzo X, il pontefice allora regnante”.
Non è l’unico ritratto, dei tanti – sarebbero stati circa una ventina – realizzato dal grande artista, di cui si sono perse le tracce, c’è anche quel Ritratto di cortigiana, ovvero Fillide Melandroni, che era tra le opere note grazie alle fotografie a colori scattate prima del 1945, in questo caso un’immagine del 1924, di cui si perdono le tracce come per un gruppo di altre opere provenienti dalla collezione Giustiniani che erano arrivate a Berlino e di cui si sono perse le tracce nella Germania bombardata alla fine della Seconda Guerra mondiale.
Tanto per fare qualche esempio dell’interessantissima caccia al tesoro che Cappelletti mette insieme cercando di elencare ”Caravaggio perduto e come cercarlo” nel saggio che apre il volume.
Ma la bellezza di questo libro, splendidamente illustrato, è anche che al mistero delle scomparse affianca quello che invece è visitabile e dove, in una minuziosa guida illustrata che disegna appunto una mappa sul dove trovare i quadri di Caravaggio.
Ecco quindi l’elenco ragionato dei luoghi e delle opere, dalla stessa galleria Borghese a Roma, fino al Kunsthistorisches Museum di Vienna, passando per l’Ermitage, il Louvre, da Potsdam a Prato. Elenco delle opere accompagnato da una breve ma competente descrizione.
Ad arricchire il volume dall’impianto assolutamente originale, ”Il pennello e la spada. Vita e luoghi di Michelangelo Merisi da Caravaggio”, ovvero una biografia dell’artista firmata da Lara Scanu, e in chiusura del saggio di Francesca Cappelletti una preziosa bibliografia.
di Elisabetta Stefanelli ANSA