Atlante dei Cammini d’Italia inserito il Parco delle Chiese Rupestri della Murgia Materana
Il Cammino delle Chiese rupestri della Murgia Materana ha già ottenuto dal Mibact la validazione di 10 degli 11 requisiti richiesti per l’inserimento nell’Atlante dei Cammini d’Italia. La Regione Basilicata insieme all’’Ente Parco della Murgia Materana modificherà l’unico punto ancora in sospeso che riguarda le modalità di manutenzione e controllo del tracciato, al fine di inserire il Cammino nel prossimo aggiornamento dell’Atlante.
Lo comunica la dirigente dell’Ufficio sistemi culturali e turistici, cooperazione internazionale della Regione Basilicata, Patrizia Minardi.
Il Cammino, per il quale la Regione ha fortemente sostenuto la candidatura all’Atlante, si sviluppa interamente nel Parco della Murgia materana, area protetta direttamente collegata ai Sassi di Matera. Si tratta di un immenso giardino nei pressi di una delle città più antiche del mondo. Il Cammino ripercorre le antiche vie che un tempo collegavano la città di Matera alla Puglia. Si snoda attraverso 8000 ettari di area protetta, condivisi tra gli abitanti di Matera e Montescaglioso.
“L’individuazione di tale Cammino – spiega Minardi – è legata alla designazione di Matera a Capitale Europea della cultura per il 2019. Il comprensorio rappresenta una meta ideale per turisti e appassionati di escursioni, grazie al suo ricco patrimonio storico, naturalistico, religioso e culturale. Il tutto in linea con le attività del Parco della Murgia Materana che già propone sentieri che permettono di immergersi completamente nella natura, osservando i molteplici esempi di flora e fauna, e le numerose masserie fortificate, gli jazzi e le chiese rupestri”.
Il Cammino delle Chiese rupestri della Murgia Materana si articola in tre tappe: la prima da Matera a Montescaglioso, attraverso il Complesso rupestre dell’Ofra, Cristo la Selva, Masseria Passarelli, Casino Venusio, Cripta di Sant’Eustachio, Madonna della Loe, Cripta della Scaletta, Cripta di Sant’Andrea, Cripta del Canarino, Abbazia San Michele Arcangelo; la seconda attraverso Porta Pistola – Murgia Timone, Sant’Agnese, Madonna delle Tre Porte; la terza dal Bosco del Comune, attraverso l’altura di Conca d’aglio, jazzo del Comune, Tempa Rossa.
“Dalla sopraggiunta necessità di aggiornamento della candidatura – aggiunge Minardi – abbiamo maturato la consapevolezza che un Cammino per essere effettivamente fruibile deve , oltre che essere tracciato, offrire servizi ai camminatori, possibilità di soggiornare e ristorarsi entro un minimo raggio di azione, essere segnalato con le modalità e tecniche europee (Cai) recepite anche dalla nostra legge regionale sulla sentieristica, essere cioè percorribili da tutti in sicurezza e non solo da esperti avventurosi.
Obiettivo che si intende perseguire – conclude Minardi – anche con il costituendo progetto sulla Via Appia, per il quale è prossima la sottoscrizione dell’accordo di programma tra MIbact e Regioni interessate. Il progetto prevede il ripristino dell’antico tracciato, la realizzazione di percorsi alternativi ove il tracciato sia ormai inesistente, la realizzazione di punti sosta, punti acqua, segnaletica, servizi per il turista come ospitalità nei borghi attraversati e ristorazione”.