Concorso Dirigenti Regione, Cifarelli replica al presidente Bardi
Le puntualizzazioni del Consigliere regionale del Partito democratico in merito al Concorso pubblico per titoli ed esami per il reclutamento di 18 unità di personale dirigenziale della Regione Basilicata dopo le affermazioni del presidente Bardi
“Apprezziamo il fatto che il presidente Bardi, dopo 5 anni di mancate risposte alle tante interrogazioni presentate, abbia voluto prendere in considerazione la mia interrogazione consiliare relativa al concorso pubblico per titoli ed esami per il reclutamento di 18 unità di personale dirigenziale della Regione Basilicata”.
Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli, che aggiunge: “tuttavia tutte le perplessità circa le scelte politiche e tecniche compiute rimangono senza risposta”.
“Con gli altri Consiglieri regionali del Pd – continua Cifarelli – avevamo chiesto al presidente Bardi di non far cadere nel vuoto l’appello di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che chiedevano al Presidente di posticipare le prove concorsuali relative al suddetto concorso pubblico; si trattava – sottolinea il Consigliere – di un’esigenza che teneva conto delle difficoltà dei tanti partecipanti: convocare i partecipanti in piena estate, con soli 15 giorni di preavviso, e concentrare, addirittura, due prove scritte nella stessa giornata ci sembrava davvero una forzatura eccessiva che penalizzava tutti i partecipanti e, soprattutto, i funzionari già dipendenti della Regione o di altri Enti pubblici che dovevano conciliare il lavoro con le esigenze di preparazione agli esami.
Non si trattava, come Bardi ha voluto far credere, di ingerenza politica in atti di gestione, bensì di puro buon senso per sgombrare il campo da sospetti che, quindi, rimangono tuttora in campo.
Infatti la scelta compiuta ha penalizzato la partecipazione e questo non è un fatto irrilevante, gentile Presidente – dice Cifarelli – così come, sebbene legittima, la scelta del Governo regionale di imprimere un’eccessiva accelerazione ad un concorso bandito nel 2022, e ‘dormiente’ praticamente da due anni, è stata compiuta in una fase di vuoto politico in cui non c’era alcuna Giunta costituita, ma la sola presenza del Presidente”.
“Anche noi delle minoranze in Consiglio regionale – precisa Cifarelli – abbiamo a cuore la necessità di disporre di uffici più efficienti e più efficaci, soprattutto in virtù della gestione dei fondi della nuova programmazione, tuttavia la modalità, la fretta ed il periodo che si è voluto scegliere rimangono criteri che noi contestiamo sul piano politico perché a nostro avviso era opportuno compiere scelte e anche procedure differenti.
Le rassicurazioni che il presidente Bardi fa circa la infondatezza delle notizie giornalistiche che riguarderebbero le selezioni effettuate da Formez PA nell’ambito di progetti che in nessun caso avrebbero coinvolto parenti o affini dell’attuale direttore generale ‘esterno’ all’Ambiente della Regione, Ing. Roberto Tricomi sono necessarie ed utili anche allo stesso Presidente Bardi in quanto il principio della trasparenza, della correttezza amministrativa e della pari opportunità tra i concorrenti deve poter riguardare tutti.
L’interrogazione, pertanto, è stata utile innanzitutto a Bardi per fugare dubbi e perplessità in tal senso”.
“Non comprendo – conclude il Consigliere regionale del Pd Roberto Cifarelli, in che modo la mia regolare attività ispettiva in seno al Consiglio regionale ‘possa influenzare negativamente l’esito delle procedure che attualmente sono ancora in corso’; così come, quanto all’avviso pubblico per il reclutamento dei nuovi direttori generali, insistiamo nel sostenere che non vorremmo essere di fronte alla mera finzione di voler assecondare le sacrosante prescrizioni della Corte dei Conti per un avviso ‘ad usum delphini’, visti i requisiti richiesti per la partecipazione e lo slittamento dei termini per la presentazione delle domande.
Per parte nostra, come sempre, continueremo ad essere vigili ed intransigenti”.