L’Unione Astronomica Internazionale torna in Italia dopo più di 100 anni
L'Assemblea Generale si terrà a Roma, nell'agosto del 2027
A più di 100 anni dalla prima edizione, che si è tenuta a Roma nel 1922, l’Unione Astronomica Internazionale si prepara a tornare in Italia per la 33esima Assemblea Generale.
Il 15 agosto, durante la cerimonia di chiusura dell’attuale Assemblea in corso in Sudafrica, a Città del Capo, la delegazione italiana riceverà ufficialmente il testimone: l’evento, che sarà organizzato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, è in programma a Roma dal 9 al 19 agosto 2027 presso l’Auditorium Parco della Musica e sarà un’occasione unica per astronomi, ricercatori e appassionati di tutto il mondo per discutere i più recenti progressi in astronomia, le scoperte più rilevanti e le sfide future.
“Sono profondamente grato a tutti i colleghi del Sudafrica per questo passaggio di consegne”, commenta Roberto Ragazzoni, presidente dell’Inaf, che è alla guida della delegazione italiana.
“E sono lieto di dare il benvenuto a tutti voi in Italia, dove ci riuniremo per promuovere e condividere le scoperte rivoluzionarie della ricerca astronomica più recente”.
Con 84 Paesi membri e oltre 12mila iscritti, la Iau è la più grande società di astronomi professionisti al mondo, che si riunisce ogni 3 anni per 2 settimane di discussioni sui temi chiave dell’astronomia e dell’astrofisica.
Quest’anno, Città del Capo ha accolto oltre 3.500 delegati, sia in presenza che online, provenienti da 80 paesi, per la prima Assemblea Generale organizzata nel continente africano.
“Dalla prima Assemblea Generale a Roma nel 1922, la Iau e l’Italia hanno goduto di oltre un secolo di eccellente collaborazione a tutti i livelli”, afferma Willy Benz, il presidente entrante: “Siamo entusiasti della nostra nuova collaborazione in vista dell’Assemblea Generale del 2027 a Roma”.
La nuova edizione sarà anche l’occasione per molti eventi collaterali dedicati al pubblico, organizzati in collaborazione con il Comune di Roma e la Regione Lazio: un’opportunità per promuovere la cultura attraverso l’astronomia.
ANSA