CRONACA

Reddito inclusione 2018: requisiti e come richiederlo, domanda importo

Reddito di inclusione 2018 requisiti e come richiederlo, cos’è e come funziona, a chi spetta l’assegno, importo e limiti reddito Isee ISR per la domanda

Reddito di inclusione 2018, è il nuovo sussidio universale nazionale contro la povertà delle famiglie che risiedono in Italia ed entrerà in vigore al posto del SIA, sostegno inclusione attiva, a partire dal 1° gennaio 2018.

Il REI, approvato con il Ddl povertà disegno di legge recanti norme per il contrasto alla povertà e per il riordino dei servizi sociali prevede l’introduzione del cd. reddito di inclusione attiva, ossia, un contributo economico fino a 485 euro al mese per le famiglie più numerose.

Il nuovo reddito di inclusione 2018 non sarà però un regalo o un bonus una tantum, infatti, il mantenimento del sostegno al reddito sarà vincolato e condizionato ad un accordo tra il cittadino ed gli enti locali, basato sull’impegno a seguire un progetto personalizzato che miri a far uscire l’intero nucleo familiare dalla situazione disagiata e che preveda tra le altre cose, anche il mandare i figli a scuola ed accettare lavori o seguire corsi per un’eventuale formazione professionale.

In data 14 aprile 2017, firmato dal Premier Paolo Gentiloni e l’Alleanza contro la povertà, lo storico Memorandum reddito di inclusione sociale.

In data 29 agosto 2017, Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che introduce il reddito di inclusione (Rei) dal 1° gennaio 2018 si potrà presentare la domanda.

Ora, il decreto REI reddito di inclusione attiva, D.Lgs. 15 settembre 2017, n. 147 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e pertanto dal 1° gennaio 2018 sarà possibile presentare la domanda presso i punti di accesso identificati dal Comune in cui si risiede.

L’accettazione della domanda reddito di inclusione 2018 e l’erogazione del contributo, sono vincolati al possesso dei requisiti necessari.

Vediamo quindi cos’è e come funziona il REI, Reddito di inclusione requisiti per ottenerlo e quant’è l’importo del bonus che spetta alle famiglie povere che varia in funzione del n° dei componenti del nucleo familiare e che può arrivare fino a 485 euro al mese e come presentare il modulo domanda reddito di inclusione Inps al Comune.

Rei, Reddito di inclusione 2018: cos’è?

Che cos’è il Reddito di inclusione 2018? Il reddito di inclusione, REI è il nuovo sussidio universale conto la povertà delle famiglie, a cui il Governo sta lavorando affinché la nuova misura venga introdotta ed applicata entro i prossimi mesi, con il Ddl povertà appena approvato al Senato ed ora in via definitiva dal Consiglio dei Ministri.

Il nuovo piano nazionale contro la povertà si caratterizza, quindi è una misura universale, un reddito di inclusione che non sarà però riservato solo ad alcune categorie di persone ma a tutti i cittadini poveri.

Inoltre, il reddito inclusione o assegno di povertà, non è una tantum ma un intervento strutturale, ossia, presente e richiedile per sempre in Italia, o almeno fino a quando ci saranno abbastanza risorse economiche per mantenerlo.

Con la nuova legge delega, il Governo, ha dovuto quindi:

  • introdurre la nuova misura nazionale di contrasto della povertà, per garantire a tutti i cittadini un tenore di vita dignitoso e favorire l’inclusione sociale attraverso il cd. REI reddito di inclusione sociale per quanti, in possesso dei requisiti di reddito ISEE ed altri, presenteranno la domanda per ottenere un bonus da 500 euro al mese.
  • Riordinare e razionalizzare le prestazioni di natura assistenziale contro la povertà, fatta eccezione delle prestazioni rivolte ai cittadini non più in età da lavoro, famiglie con fgli o con disabili ed invalidi;
  • Rafforzare l coordinamento dei servizi sociali.

Reddito di inclusione 2018: regole ed obblighi

In data 14 aprile 2017, il premier Paolo Gentiloni, ha firmato insieme all’Alleanza contro le povertà un memorandum reddito inclusione sociale, Reis contente le linee guida e:

– Requisiti per determinare l’accesso al nuovo assegno universale per le famiglie povere;

– I criteri per fissare l’importo spettante con il REIS;

– I meccanismi per ridurre al minimo le possibilità che il contributi del reddito di inclusione sociale si trasformi in un disincentivo economico alla ricerca di una nuova occupazione;

– L’attivazione di finanziamenti strutturali per i servizi alla persona e dei servizi;

– L’individuazione di una struttura nazionale permanente che aiuti le amministrazioni territoriali competenti, la definizione delle attività di monitoraggio continuo della misura e la definizione di forme di gestione associata della stessa.

E poi ancora:

  • Raggiunta anche una nuova intesa tra Stato ed Alleanza, per quanto riguarda il reddito Isee, infatti, al fine di non renderlo l’unico requisito per accedere al Reddito Inclusione sociale (Reis), la nuova misura terrà conto anche del reddito disponibile, in modo tale da consentire l’accesso anche da parte di quelle persone che pur possedendo la casa di abitazione versa comunque in uno stato di povertà. La soglia ISEE per accedere al Reddito di inclusione, quindi passa dagli attuali 3.000 euro previsti dal SIA, a 6.000 euro di reddito ISEE.
  • Riguardo l’importo del reddito di inclusione sociale 2018, sarà calcolato sulla differenza tra il reddito disponibile e la soglia di riferimento ISR, ossia, la componente reddituale dell’Isee che tiene conto della scala di equivalenza. In base a ciò, il contributo economico REIS, dovrà coprire il 70% della differenza così calcolata che comunque non potrà essere inferiore all’importo dell’assegno sociale che per il 2017 è pari a 448,07. Dal suddetto importo, vanno inoltre sottratte le somme percepite dalle altre misure assistenziali percepite dal nucleo familiare, ad eccezione dell’assegno di accompagnamento.
  • Al fine di evitare che reddito di inclusione si trasformi in un disincentivo alla ricerca di un’occupazione stabile, il Ministero del Lavoro, è a lavoro per mettere in atto meccanismi per i quali il Reis, possa essere erogato anche nel caso in cui vi sia un aumento del reddito al di sopra della soglia di accesso al beneficio.
  • Riguardo invece ai servizi per l’inclusione, il memorandum, prevede che Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali s’impegni ad introdurre nel Fondo alla lotta alla povertà dei finanziamenti strutturali per i servizi relativi al Reis in forma di quota vincolata da destinare ai territori, per garantire adeguate risorse umane ed economiche.
  • Entro la fine dell’anno, il Ministero del Lavoro, illustrerà il piano di monitoraggio per verificare l’applicazione del Reis in Italia.
  • reddito di inclusione 2018 durata: i mesi per quali spetta il REI è di 18 mesi. Passati 6 mesi dall’ultima mensilità è possibile chiedere il rinnovo per ulteriori 12 mesi.

Con la pubblicazione del D.Lgs. 15 settembre 2017, n. 147 in Gazzetta Ufficiale è stato istituto ed attuato il reddito di inclusione 2018 a partire dal 1° dicembre 2017 sarà possibile richiederlo presentando l’apposita domanda. L’erogazione del contributo economico spettante, partirà da gennaio 2018.

 

REI, Reddito di inclusione 2018: come funziona?

Come funziona il Reddito di inclusione 2018? Il Reddito di inclusione funziona così: il REI, è un contributo economico che spetta ai cittadini che vivono in povertà. Tale sussidio universale, è un nuovo strumento cugino al SIA, Sostegno di inclusione attiva, avviato dal Governo a settembre scorso in via sperimentale.

Ora la sperimentazione è terminata, ed il REI prende il posto dell’attuale Carta SIA.

I cittadini pertanto che vivono in una situazione disagiata dal punto di vista lavorativo, economico e abitativo possono ora contare sul nuovo sussidio contro la povertà ma questo sostegno non sarà riconosciuto senza chiedere nulla in cambio. Il cittadino, infatti, percettore dell’assegno di povertà sarà obbligato a sottoscrivere un accordo personalizzato ed hoc con il Comune basato su impegni ben precisi, quali ad esempio:

  • Mandare i figli a scuola e mantenere una performance scolastica adeguata;
  • Tutelare la salute dei ragazzi e dei bambini;
  • Impegnarsi nella ricerca attiva di un’occupazione, per velocizzare così il reinserimento delle persone disoccupate ed inoccupate all’interno della famiglia;

Il progetto REI, pertanto vede la collaborazione tra:

  • Comuni: che hanno il compito di erogare il sussidio universale in associazione ad un accordo personalizzato con il cittadino;
  • INPS: che è l’ente pubblico che si occupa di attuare il piano e mettere a disposizione i propri servizi telematici per ricevere e trasmettere ai vari organi, la domanda reddito inclusione attiva da parte dei cittadini;
  • Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha il compito di vigilare e verificare l’efficacia del nuovo sussidio universale contro la povertà con l’effettiva integrazione sociale della famiglia.
  • Poste italiane: che ha il compito di emettere la Carta REI, ossia, la carta elettronica sulla quale l’Inps carica l’importo del REI spettante;
  • Servizi sociali e Centro per l’Impiego: hanno il compito di valutare la situazione economica, sociale e lavorativa delle famiglia richiedente il REI e di redigere il cd. patto persolizzato REI che la famiglia è obbligata ad osservare, pena la revoca del beneficio e l’applicazione delle sanzioni REI 2018.

 

Reddito di inclusione importo 2018: importi e come si calcola?

Come spiegato dal ministro Poletti, subito dopo l’approvazione del Ddl povertà ala Senato, “A breve grazie alla maggiore disponibilità di risorse (1,6 miliardi per il 2017) sarà emanato un decreto che amplierà la platea di beneficiari raggiungendo oltre 400 mila nuclei familiari, per un totale di 1 milione e 770 mila persone”.

Il bonus da 400 euro al mese previsto dall’attuale SIA, sarà elevati a circa 480 euro estendendo i requisiti di accesso.

Come si calcola l’importo che spetta con il reddito inclusione sociale? Il calcolo degli importi mensili spettanti alla famiglia beneficiaria del Rei, si effettua sulla base della differenza tra il reddito disponibile e la soglia di riferimento ISR, ossia, la componente reddituale dell’Isee che tiene conto della scala di equivalenza.

In base a ciò, il contributo economico REI, dovrà coprire il 70% della differenza così calcolata che comunque non potrà essere inferiore all’importo dell’assegno sociale che per il 2017 è pari a 448,07.

Dal suddetto importo, vanno inoltre sottratte le somme percepite dalle altre misure assistenziali percepite dal nucleo familiare, ad eccezione dell’assegno di accompagnamento.

Per sapere esattamente quanto spetta con il REI, occorre attendere il il decreto attuativo che fisserà gli importi del reddito di inclusione.

L’importo reddito di inclusione andrà da 190 euro fino a 485 euro in caso di famiglie numerose per una durata massima di 18 mesi.

Reddito di inclusione 2018 importo numero componenti scala di equivalenza
187,5 1 1
294,38 euro 2 1,57
382,5 euro 3 2,04
461,25 euro 4 2,46
485,4 euro 5 2,85

Per conoscere le modalità di calcolo reddito di inclusione 2018, ti rimandiamo al nostro articolo di approfondimento.

 

Reddito inclusione 2018: requisiti e come richiederlo? Domanda:

Dal momento che il nuovo sussidio universale per i poveri, non è ancora giunto ad essere un intervento ufficiale finito, per adesso possiamo solo prevedere quali potrebbero essere, gli eventuali requisiti e condizioni per presentare la domanda ed avere diritto all’assegno di povertà 2018 ed ottenere quindi la carta REI 2018, una sorta di reddito di cittadinanza per le famiglie che vivono in povertà.

Tra i requisiti reddito di inclusione e i criteri preferenziali per ottenere il bonus, si deve attendere l’emanazione del decreto.

I requisiti reddito di inclusione dal punto di vista familare sono:

  • presenza di un componente di età inferiore a 18 anni;
  • presenza di una donna in stato di gravidanza accertato;
  • presenza di disabili in famiglia e di un genitore come tutore;
  • presenza di almeno un lavoratore in stato di disoccupazione di età inferiore a 55 anni che sia stato licenziato a seguito licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, ed abbia cessato, da almeno 3 mesi, di beneficiare dell’indennità di disoccupazione o che non abbia diritto ad alcuna prestazone per mancanza di requisiti purché in stato di disoccupazione da almeno 3 mesi;
  • Basso ISEE. Con il passaggio dal SIA al REI la soglia di reddito ISEE è aumentata a 6.000 euro.

Le condizioni economiche che consentono l’accesso al beneficio del reddito di inclusione 2018 requisiti:

Reddito di inclusione 2018: requisiti
Requisiti ISEE e ISR
  • soglia Isee fino a 6.000 euro: se poi nell’arco dell’anno, dovesse cambiare la situazione lavorativa o reddituale della famiglia, si dovrà presentare un Isee corrente e un Isr più semplice. Al fine poi di evitare che la carta REI reddito di inclusione, si trasformi che in un disincentivo alla ricerca del lavoro, la legge ha previsto la possibilità che il beneficio possa continuare ad essere erogato, almeno in parte e solo per alcuni altri mesi, anche in caso di nuovo lavoro o di un aumento di reddito.
  • soglia ISR fino a 3.000 euro, per la parte patrimoniale. L’IRS, è l’indicatore della Situazione Reddituale, calcolato sulla base della somma dei tutti i redditi meno le detrazioni, le franchigie e i redditi esenti. L’IRS, in pratica calcola l’effettiva disponibilità economica delle famiglie, sottraendo eventuali affitti pagati.
Requisiti patrimonio immobiliare la soglia è sotto 20mila euro al netto dell’abitazione principale, ciò significa che possono accedere al beneficio anche i proprietari di prima casa che vivono in condizioni di povertà.
Requisiti patrimonio mobiliare fino a 10.000 euro

 

A chi non spetta la carta REI?

Il reddito di inclusione non spetta quando un qualsiasi componente del nucleo familiare, fruisce:

  • della NASpI 2018 o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.
  • Se nei due anni precedenti la domanda hanno acquistato un’auto, moto o barche.

In attesa del decreto di attuazione del REI e dell’approvazione del modulo domanda reddito di inclusione, ricordiamo che è richiedibile la nuova social card.

 

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