POLITICA

P.O. Lagonegro, Lacorazza: “Latronico sente il fiato sul collo”

Per il Capogruppo regionale del Pd: “Non c’è una idea di sanità che almeno nelle dichiarazioni e negli intenti del presidente Bardi e dell’assessore Latronico annuncino linee, metodi e tempi per arrivare ad un nuovo Piano sanitario”

“Si nota in questi giorni un certo attivismo dell’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, forse anche in virtù di una giusta attenzione che la TGR Basilicata sta ponendo al problema e anche a seguito di sollecitazioni ed incontri degli amministratori di Lagonegro e dell’intero lagonegrese e, ovviamente, anche dell’attenzione del Comitato che da anni presidia il tema”.

E’ quanto afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che aggiunge: “Con discrezione sottolineiamo anche la nostra incalzante attività che registra agli atti del Consiglio regionale, dall’inizio di questa legislatura, interrogazioni e richiesta di audizione dell’assessore Latronico, all’attenzione dell’opinione pubblica comunicati e al territorio incontri con amministratori e dirigenti del Pd”.

“Non è chiara, tuttavia, da parte del Governo della Regione – prosegue Lacorazza – la direzione di marcia che, innanzitutto, dovrebbe farci capire la condizione generale della nostra sanità; siamo ancora in attesa di capire come il deficit è stato coperto.

Non c’è una idea di sanità che almeno nelle dichiarazioni e negli intenti del presidente Bardi e dell’assessore Latronico annuncino linee, metodi e tempi per arrivare ad un nuovo Piano sanitario.

E’ ormai quasi inutile – dice Lacorazza – ricordare che dal 2019 c’è questa maggioranza e che, quindi, le responsabilità, visto peraltro l’attuale assetto politico che prende in carico anche qualche anno precedente, sono chiaramente di chi governa la Regione Basilicata.

E tuttavia, sull’Ospedale di Lagonegro non è interessante sapere che c’è un parziale progetto in corso di approvazione, una non notizia data dall’Assessore, ma la piena disponibilità di risorse e i tempi nei quali dovranno essere spese; se c’è una idea definitiva sulle scelte da compiere, ovviamente con la massima e possibile condivisione con gli amministratori locali e la comunità territoriale e come tutto ciò si incrocia con l’urgente necessità di un elisoccorso h24”.

“Questo attiene ai compiti della politica, alla funzione del legislatore ed al ruolo della programmazione – conclude Lacorazza – in virtù dei quali si prende atto anche della comunicazione della direzione aziendale che rappresenta ulteriore base per un confronto aperto e franco con le comunità locali, con gli amministratori, con il personale e con i sindacati”.

 

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