POLITICA

Sistema aeroportuale lucano, minoranza: manca visione strategica

Lo affermano i consiglieri Verri, Araneo, Lacorazza, Marrese, Cifarelli, Bochicchio, Chiorazzo e Vizziello in seguito alle risposte date in Consiglio regionale dall'assessore Pepe a una interrogazione del consigliere Lacorazza

“Al termine del consiglio regionale dello scorso martedì, l’assessore alle infrastrutture Pasquale Pepe ha risposto all’interrogazione presentata in data 1.08.2024, a prima firma del consigliere Lacorazza, relativa agli investimenti sulla rete aeroportuale lucana.

Nel documento, sottoscritto da tutti i consiglieri di opposizione, chiedevamo al Presidente Bardi – ieri assente in aula – e alla giunta, il cronoprogramma degli investimenti sulla ‘Pista Mattei’ di Pisticci, i relativi tempi di messa in esercizio, gestione e funzionamento della struttura e se si intendesse dare corso alla di interesse per l’aviosuperficie di Grumento Nova, come previsto dall’art. manifestazione 29 della LR 5/2015”.

Così i consiglieri Viviana Verri e Alessia Araneo (M5s), Piero Lacorazza e Cifarelli (Pd), Marrese (Bd), Bochicchio (Avs-Psi-Bp), Chiorazzo e Vizziello (Bcc) che aggiungono: “Le risposte fornite dall’assessore Pepe restituiscono nient’altro che una fotografia dello stato dell’arte: quanto alla Pista Mattei i lavori di adeguamento, ammodernamento e potenziamento dell’infrastruttura, per 1.500.000 euro, già previsti nel 2015 con un finanziamento CIPE, hanno avuto inizio soltanto il 25 luglio 2024 e dovrebbero concludersi entro la fine di quest’anno, consentendo alla struttura di diventare aeroporto di aviazione generale ed entrare a far parte, come richiesto dalla Regione ad ENAC nel 2022, di una rete aeroportuale di supporto a quella principale (si tratta di infrastrutture di volo minori che, pur non raggiungendo condizioni di mercato favorevoli, possono essere di supporto alla rete di aviazione principale, generando un radicamento della stessa sul territorio).

Perché questo si concretizzi, però, occorrerà anche individuare un gestore qualificato e titolare di licenza di trasporto aereo, attività sulla quale l’assessore ha detto di essere già al lavoro insieme al Presidente e alla Giunta”.

“Risposte generiche – proseguono i consiglieri – sono state quelle relative all’aviosuperficie di Grumento, che rappresenta uno dei punti non attuati, insieme alla strada Saurina, dell’intesa tra Regione e Governo raggiunta nel 1999 nel contesto degli accordi sul petrolio. Resta un’aviosuperficie strategica perché collocata su un asse viario di collegamento tra Val d’Agri e Vallo di Diano, anche nella prospettiva della stazione dell’Alta Velocità a Padula Bonabitacolo.

A tal proposito il consigliere Lacorazza ha proposto di valutarne l’impiego nel sistema di protezione civile, sia per la posizione geografica sia per le rilevanti presenze industriali dell’area, suggerimento che l’assessore Pepe ha accolto con interesse.

Le risposte ricevute, al di là della ricognizione dello stato di attuazione di lavori già previsti e finanziati da circa 10 anni e che scontano, dunque, notevolissimi ritardi, hanno messo in luce le evidenti contraddizioni dei governi Bardi circa le politiche da attuare per lo sviluppo della rete aeroportuale lucana: più volte nel corso della precedente legislatura, il governatore ha fatto riferimento alla Pista Mattei come ‘aeroporto di Basilicata’ sul quale puntare programmazione e risorse, tanto da avviare la dismissione delle quote della Regione nella ‘Società Consorzio Aeroporto Salerno Pontecagnano s.c.a.r.l.’, oggi invece scopriamo che la struttura potrà aspirare, al più, ad essere inserita in una rete minore di supporto a quella principale, con vaghe connotazioni che vanno dal turismo al commercio, data la sua collocazione nella ZES ma, in definitiva, senza una visione strategica”.

“Su questi temi – concludono i consiglieri Verri, Araneo, Lacorazza, Marrese, Cifarelli, Bochicchio, Chiorazzo e Vizziello – continueremo a vigilare con attenzione, stimolando il Presidente Bardi e provando ad interagire positivamente, per elaborare una programmazione che metta a sistema le infrastrutture aeroportuali, secondo un progetto realistico e che valorizzi le caratteristiche dei territori. Ma adesso l’imperativo è fare presto e recuperare gli enormi ritardi accumulati”.

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