POLITICA

“Emendamenti BCC: Chiorazzo e Vizziello sulla Valorizzazione Ex CIP Zoo”

“La Regione Basilicata definisca un programma di interventi di riqualificazione ambientale e di valorizzazione dell’area ex Cip Zoo di Potenza e dei siti produttivi dismessi di proprietà dell’ente regionale che versano in situazioni di degrado sia in provincia di Potenza, come l’area dello stabilimento “Ex Liquichimica Meridionale di Tito, che in provincia di Matera, quali i siti industriali dismessi della Val Basento”.

È quanto dichiarato dal Vice-Presidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, e dal Presidente del Gruppo Consiliare di Basilicata Casa Comune, Gianni Vizziello, a seguito della presentazione, durante la seduta consiliare odierna, degli emendamenti relativi ala mozione del Consigliere Galella circa la valorizzazione dell’area produttiva dell’Ex Cip-Zoo di Potenza.

“Riteniamo che per il capoluogo di regione, alla pari di altre  situazioni presenti in provincia di Potenza e di Matera,  si debba recuperare un’attenzione, da concretizzare attraverso lo stanziamento da parte della regione, proprietaria dei siti,  di significative risorse finanziarie a valere sui fondi FSC e misure comunitarie,  rispetto a programmi di rigenerazione urbana finalizzati ad esaltare le vocazioni di aree inserite in contesti importanti che versano in condizioni di degrado assoluto e che al contrario possono essere interessate da progetti e soluzioni innovative per restituire alle stesse funzioni strategiche in armonia con lo sviluppo urbanistico e le mutate esigenze delle comunità.

Allo stesso modo – hanno sottolineato i consiglieri regionali di Basilicata Casa Comune – pensiamo sia doveroso da parte del governo regionale istituire un tavolo tecnico-istituzionale con il Comune di Potenza e gli altri enti interessati al fine di concordare e definire possibili progetti di valorizzazione dell’area “Ex Cip Zoo” in linea con la strategia individuata dal redigendo “Piano Città degli immobili pubblici” promosso dal Comune di Potenza d’intesa con Agenzia del Demanio, Regione Basilicata, Provincia di Potenza ed Università degli Studi della Basilicata”.

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