FEEM presenta studio sugli e-commerce dei prodotti agroalimentari lucani al Cook Fest di Milano
Si è svolta venerdì 4 ottobre a Milano, nell’ambito del “Cook Fest 2024”, promosso dal Corriere della Sera, l’iniziativa “Food innovation: strategie e opportunità di business per l’agroalimentare lucano”, organizzata dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) in collaborazione con la Regione Basilicata e Sogemi e con il patrocinio dell’associazione Amici della Basilicata in Lombardia.
L’evento è stata l’occasione per presentare, in anteprima, lo studio “Innovazione e mercati digitali: esplorazione degli e-commerce dei prodotti agroalimentari della Basilicata”, realizzato da FEEM e dal Dipartimento Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata.
La collaborazione tra FEEM e Regione Basilicata rientra nell’ambito dei progetti non oil approvati dall’Accordo Progetti di Sviluppo tra Regione Basilicata, Eni e Shell Italia E&P.
La ricerca analizza le caratteristiche distintive degli e-commerce in Basilicata, evidenziando come questa regione, con una forte tradizione agricola e gastronomica, si stia rivolgendo anche a mercati moderni per superare i confini geografici e ampliare la propria clientela a livello globale.
Nello specifico la ricerca, è stata condotta partendo dai dati ufficiali del Registro delle Imprese della Camera di Commercio della Basilicata, tramite il servizio Telemaco – Infocamere, al fine di ottenere un quadro accurato degli e-commerce presenti in Basilicata nel 2024. Secondo i dati, risultano 1.005 le imprese classificabili come commercio al dettaglio di qualsiasi prodotto effettuato su internet, di cui 67 sono imprese che commercializzano prodotti agroalimentari lucani.
Il settore degli e-commerce agroalimentari risulta molto diversificato in termini di offerta, infatti il 30% commercializza bevande, il 28% è rappresentato da empori (negozi che commercializzano differenti tipologie di prodotti), il 13% da negozi che vendono carni e salumi, il 12% da negozi che propongono prodotti da forno, e in una forbice compresa tra il 6% e l’1% rientrano prodotti come conserve alimentari, formaggi, pasta e farine, dolci e snack, olio e condimenti.
La maggioranza degli e-commerce adotta la piattaforma Woocommerce (67%), mentre altre soluzioni come Prestashop e Shopify sono meno diffuse. Inoltre, le forme giuridiche prevalenti sono ditte individuali e società a responsabilità limitata. Un dato positivo viene fuori anche dall’analisi del posizionamento sui motori di ricerca che mostra come la quasi totalità degli e-commerce presenti valori positivi in termini di SEO (Search Engine Optimization).
L’integrazione dei dati provenienti da Google Trends e Google Ads ha restituito una visione completa sul comportamento dei consumatori.
Un dato interessante emerso è che i consumatori hanno ricercato nel periodo analizzato, luglio 2023 – giugno 2024, con molta frequenza, principalmente tre prodotti IG lucani: Peperoni Cruschi, Aglianico del Vulture e Pane di Matera.
Il “peperone cusco” è il prodotto IG lucano più ricercato online soprattutto in Basilicata, Puglia, Campania, Calabria e Lazio; seguito da “Aglianico del Vulture” che ha suscitato interesse, soprattutto, in Basilicata, Campania, Puglia, Lazio e Toscana; e dal “Pane di Matera” cercato dagli utenti di Basilicata, Puglia, Fruili-Venezia Giulia, Abruzzo e Calabria.
“La quantità di dati che oggi abbiamo a disposizione – ha dichiarato Cristiano Re, responsabile dei Progetti Territorio di FEEM – ci permette di elaborare strategie chiare per rivitalizzare territori e promuovere i prodotti agroalimentari”.
Il settore agroalimentare gode di ampi margini di crescita se saprà innovarsi su due fronti principali: la digitalizzazione ed il posizionamento sul mercato nazionale ed internazionale.
Proprio in questa direzione va il protocollo di collaborazione tra Regione Basilicata, FEEM e Sogemi, società del Comune di Milano che gestisce i mercati agroalimentari all’ingrosso della città”.