CULTURA E EVENTI

Nicolò Sordo in scena: due debutti per due testi inediti Milano e Trento. Teatro Elfo Puccini e Teatro di Pergine

Prime nazionali per i nuovi testi dell'autore e attore veneto che aprono un autunno intenso di appuntamenti. Mercoledì 16 ottobre 2024 in pre-stagione al Teatro Comunale di Pergine Valsugana "Drained! Sdrenati" diretto da Domenico Ammendola. Venerdì 8 novembre al Teatro Elfo Puccini "Safari Pomodoro – una stand-up tragedy" con la regia di Elio De Capitani nella stagione "Prospettive inedite". E ancora un nuovo libro in arrivo. Nicolò Sordo due debutti: Trento e Milano

Mercoledì 16 ottobre e venerdì 8 novembre 2024 due debutti per Nicolò Sordo. Si apre un autunno intenso e pieno di confronti per l’autore e attore veneto.

Due testi-mondo che portano in teatro tutte quelle storie per le quali Nicolò è molto apprezzato da pubblico e critica. Drained! Sdrenati! andrà in scena mercoledì 18 ottobre a Trento, al Teatro di Pergine Valsugana per poi proseguire in cartellone.

Drained! Sdrenati! racconta – con una struttura drammaturgica brillante, contemporanea e anglosassone – la vicenda di un padre di famiglia ingegnere e depresso che, grazie ad un amico giardiniere ex tossico ed ex paziente di una comunità di recupero, scopre la cocaina.

L’opera si sviluppa in una notte simbolica, il cui epilogo determinerà il destino del protagonista e delle persone che lo circondano.

“Avevo scritto un corto teatrale di nome Piscio – dichiara l’autore – che piace molto ai registi ma che non si sentivano di mettere in scena per linguaggio e temi trattati: ed è stato rifiutato anche in contesti più ufficiali, forse proprio per il titolo. Andrea Avanzi, che lavora per NoveTeatro, l’ha passato al regista Domenico Ammendola, mi hanno spinto a scriverne una seconda parte, a trovare un altro titolo “Drained! (Sdrenati)”, mezzo inglese mezzo italiano sbagliato (ma io preferisco dire “evoluto”).

Rileggendo il testo sono rimasto impressionato da quanto si percepisca che le persone di cui scrivo sono reali.

Ciò che mi emoziona sono la vitalità e l’umanità di questo lavoro e penso che Drained! – complice anche il gruppo che si è formato che ha una grande chimica – di umanità e vitalità ne abbia da vendere. Ecco, dopo due lavori andati così, mi sa che al prossimo giro mi toccherà litigare con qualcuno.

Venerdì 8 novembre al Teatro Elfo Puccini di Milano è la volta della prima di “Safari Pomodoro – una stand-up tragedy” con la regia di Elio De Capitani nella stagione Prospettive inedite.

Safari Pomodoro è nata qualche anno fa dall’amicizia con Michele Costabile che post-covid ha fatto una stagione come operaio in una fabbrica di trasformazione del pomodoro.

Il mondo del lavoro, delle fabbriche, della working class mi incuriosisce da sempre – perché vengo da lì – e gli ho detto che sarebbe stato interessante che prendesse qualche appunto sotto forma di diario per poi farne qualcosa.

Decisivo è stato poi l’incontro con Elio De Capitani, che ha creduto molto in me e Michele e si è lanciato in questa sfida con grande entusiasmo. Ricordo il primo incontro con Elio, nella sua casa a Monza, una domenica a pranzo. È lì che siamo partiti per raccontare una di quelle storie che in teatro non arrivano tanto. Poi all’inizio delle prove si è aggiunto il co-regista Alessandro Frigerio e anche con lui è filato tutto liscio. Una di quelle volte in cui stranamente va tutto bene, ne sono ancora spaventato”.

“Scrivere è tornata ad essere un’attività preponderante nella mia vita e nelle mie giornate, era la cosa che più desideravo”.

Nicolò Sordo dal Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli nel 2021 con “Ok Boomer (anch’io sono uno stronzo)” diventato poi uno spettacolo con la regia di Enrico Castellani e Valeria Raimondi (Babilonia Teatri).

Sono uscito allo scoperto e nonostante questo sono riuscito a tenere tutto insieme. I miei amici del bar continuano a volermi bene anche se ho scritto tantissimi nuovi testi teatrali, sceneggiature, lavorato con tantissime persone diverse, ho girato molto senza fermarmi mai e in tutto questo ho scritto molto di loro.

È molto divertente che a volte entro al bar e loro non mi parlano perché sanno che potrebbero finire dentro di nuovo da qualche parte.”

Teatro, umanità, storie senza tempo, scrittura e desideri “Il teatro lavora e si rivolge a un gruppo elitario di persone, mentre le mie cose sono per tutti.

Le mie storie attraversano il teatro, ma lo superano, infatti sto preparando un nuovo libro di racconti e un romanzo, perché mi sembra il modo migliore per arrivare a più persone.

È sempre così, se nella stanza qualcuno ha qualcosa da raccontare, state sicuri che mi viene a cercare.

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