POLITICA

Open Arms: assegnata la scorta alla pm del processo. In piazza la Lega: ‘Solidarietà a Salvini’

L'assegnazione della scorta dopo gli insulti e le minacce sui social seguiti alla richiesta di condanna. Anm: 'I sospetti generano minacce'

Dopo la valanga di insulti e minacce social, seguite alla richiesta di pena fatta dalla Procura di Palermo al processo al ministro Matteo Salvini, imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, è stata assegnata la scorta alla pm Giorgia Righi, una delle magistrate che rappresenta l’accusa.

Righi, che fa anche parte della Direzione Antimafia, era l’unica del pool a non essere ancora tutelata.

“Se si crea intorno al processo un clima di tensione mediatica, gli effetti possono anche essere questi. I processi devono svolgersi nel clima di maggiore serenità possibile a beneficio di tutti. Operazioni che creano intorno al processo un’aurea di sospetto possono produrre questo tipo di effetti: attacco alle persone, quindi dei magistrati, con violenze e minacce verbali. Non posso che appellarmi alla saggezza di chi ruota intorno al processo. Quel tipo di approccio con polemiche è solo dannoso e pregiudiziale e non può che produrre scorie”, dice all’Ansa il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, in merito alla scorta.

La Procura aveva chiesto la condanna del leader della Lega a 6 anni per avere illegittimamente rifiutato l’approdo alla nave della ong Open Arms con 147 migranti a bordo ad agosto del 2019. Oggi è prevista l’arringa difensiva.

In Aula l’arringa difensiva dell’avvocato Giulia Bongiorno, legale del ministro Matteo Salvini: “Open Arms ha avuto innumerevoli possibilità di fare sbarcare i migranti soccorsi – ha detto Bongiorno -, ma ha opposto innumerevoli rifiuti e dall’1 al 14 agosto del 2019 ha scelto di bighellonare anziché andare nel suo Stato di bandiera, la Spagna”. “Le esigenze di salute sono certamente primarie, ma qui si deve parlare anche dell’interesse dello Stato – ha aggiunto Bongiorno, legale di Matteo Salvini -.

Non è che la parola confini, per il cui uso Salvini è stato deriso, se l’è inventata lui. Esiste. L’accusa secondo me fa l’errore di fondo di considerare solo gli interessi dei migranti e di ritenere l’interesse pubblico estraneo al procedimento di accoglienza”.

La manifestazione della Lega a Palermo. In piazza anche Giorgetti, Calderoli e Valditara

Al grido di “Matteo, Matteo” e l’applauso della piazza si è conclusa la manifestazione della Lega, a Palermo, organizzata in segno di solidarietà al leader del Carroccio, Matteo Salvini.

In piazza anche i ministri Giuseppe Valditara, Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti, oltre a parlamentari nazionali e regionali della Lega. Presenti anche alcuni cittadini militanti del Carroccio. “Sono qui primo perché ero al governo con lui in quel momento e secondo perché sono della Lega come lui”, ha detto il ministro dell’Economia.

Orban: ‘Salvini siamo con te, meriti una medaglia’

“Siamo con te, amico mio! Matteo Salvini merita una medaglia per aver difeso l’Europa”, ha scritto in un tweet il primo ministro ungherese, Viktor Orban. Il leader magiaro condivide il post su X di Salvini con la foto all’ingresso all’aula bunker di Palermo.

ANSA

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