Trump show alla cena dei cattolici disertata da Harris A New York con Melania battute e offese contro Kamala e i dem
È un vero piacere essere con voi stasera…essere ovunque a New York senza un mandato di comparizione per la mia presenza”: in compagnia (rara in pubblico) di Melania.
Donald Trump ha esordito così giovedì sera allo ‘Smith Dinner’, la tradizionale cena di beneficenza cattolica dell’arcidiocesi di New York dove da 79 anni i candidati presidenziali scherzano su di sé e sugli avversari.
Ma la battuta iniziale è stata uno dei pochi momenti di autoironia, una dote di cui il tycoon difetta, anche se si è salvato così: “Non vedo il senso di sparare battute su di me quando sono gli altri a spararmi contro”.
Un riferimento ai due attentati subiti, dai quali ha ripetuto di essere stato salvato da Dio.
Il suo show quindi si è concentrato più sugli attacchi ai rivali, tra frecciate e offese, senza risparmiare nessuno, salvo il sindaco dem di New York Eric Adams col quale ha solidarizzato augurandogli “buona fortuna” per le inchieste subite, che comunque “non sono nulla” rispetto alle sue.
Nella platea, che lo ha accolto un po’ con fischi e un po’ con applausi, c’era anche Letizia James, la procuratrice generale di Ny che lo ha incastrato per le frodi fiscali della sua holding.
Il principale bersaglio è stata Kamala Harris, che ha preferito concentrare le energie nello Stato in bilico del Wisconsin e ha mandato solo un videomessaggio, rompendo la tradizione dopo 40 anni.
“Evitare l’evento è profondamente irrispettoso, forse sta andando a caccia col suo running mate”, l’ha fustigata Trump, scherzando sulla passione per la caccia che Tim Walz sta esibendo in campagna elettorale.
“Ma se aveste davvero voluto che accettasse il vostro invito, avreste dovuto dirle che i fondi sarebbero serviti a pagare la cauzione per i saccheggiatori e i rivoltosi di Minneapolis”, ha incalzato, riferendosi al presunto sostegno di Kamala verso i manifestanti per la morte di George Floyd nel 2020.
“Comunque ricordatevi che io sono qui, e lei non c’è”, ha insistito, invitando i cattolici a votarlo e sottolineando che l’ultimo candidato dem a disertare la cena fu Walter Mondale nel 1984, quando perse 49 Stati su 50, vincendo solo il Minnesota.
Poi ha colpito Biden e Harris insieme: “Abbiamo qualcuno alla Casa Bianca che a malapena riesce a parlare, a mettere insieme due frasi coerenti, che sembra avere le facoltà mentali di un bambino… ma basta parlare di Kamala Harris”, ha chiuso ad effetto, storpiandone il nome e affermando che “non è intelligente”.
Il tycoon non ha risparmiato neppure il marito Doug Emhoff, per un affair avuto nel precedente matrimonio. Quindi ha preso di mira Barack Obama (enfatizzando il secondo nome Hussein), nonché la virilità di Tim Walz e del leader dem al Senato Chuck Schumer che, “considerando quanto è diventato woke il vostro partito, se Kamala perde ha ancora la possibilità di diventare la prima donna presidente”.
Nel suo video Harris ha replicato duettando con Molly Shannon, popolare attrice del programma satirico Saturday Night. Tra le sue frecciate quelle per le bugie sulle elezioni del 2020 e per essersi proclamato il padre della fecondazione in vitro.
Quando poi Shannon le ha suggerito di non criticare i cattolici durante l’evento, lei ha replicato: “Non lo farei mai, sarebbe come criticare Detroit a Detroit”, evocando la recente gaffe di Trump.
Ed è stata proprio Detroit una delle tappe odierne di Kamala in Wisconsin, dove è sbarcato anche il tycoon: in questo Stato in bilico ha vinto il candidato poi eletto presidente nelle ultime due elezioni, nel 2020 Biden per soli 150 mila voti.
A fare la differenza saranno gli operai e la comunità araba, che qui ha dato vita alla campagna ‘Uncommitted’ contro la linea della Casa Bianca a Gaza e che ora spera in una svolta dopo l’uccisione di Yahya Sinwar.
La prossima settimana intanto la vicepresidente farà comizi nello swing state della Georgia, prima con Barack Obama e poi con Michelle, corteggiando quell’elettorato nero dove resta in ampio vantaggio (84% a 8% nei sette Stati ‘battleground’ secondo un sondaggio della Howard University).
Trump invece sta valutando un evento con Nikki Haley, ex ambasciatrice all’Onu ed ex candidata alla Casa Bianca, per conquistare il voto femminile, suo tallone d’Achille.
ANSA