Tragedia in Valtellina: operaio lucano perde la vita in un cantiere olimpico
Bianzone (SO), 13 dicembre 2024 – Un nuovo lutto si aggiunge al triste elenco delle vittime sul lavoro. Nel pomeriggio di oggi, un operaio di 65 anni, Salvatore Briamonte di Sant’Arcangelo, ha perso la vita in un incidente avvenuto nel cantiere Anas per la realizzazione della nuova tangenziale di Tirano, in Valtellina. L’opera, inserita nel più ampio progetto per i giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026, si è macchiata di sangue.
Non sono ancora chiare le cause esatte che hanno portato alla tragica fatalità. L’uomo, nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori del 118, non ha potuto far nulla per salvarsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i tecnici dello Spisal per effettuare i rilievi del caso e cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente.
Il cantiere dove si è consumata la tragedia era stato visitato appena due giorni fa dal vicepremier Matteo Salvini. Un fatto che getta un’ombra ancora più cupa sulla vicenda, sollevando interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in un’opera di così grande rilevanza nazionale.
L’inchiesta della Procura
La Procura della Repubblica di Sondrio, diretta da Piero Basilone, ha aperto un’inchiesta per fare piena luce sull’accaduto. Gli inquirenti stanno acquisendo tutta la documentazione necessaria e ascoltando i testimoni per cercare di capire cosa sia andato storto. L’ipotesi di reato, al momento, è quella di omicidio colposo.
La notizia della morte dell’operaio ha scosso profondamente la comunità locale e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza sul lavoro. Ancora una volta, si sottolinea la necessità di investire in misure preventive e di controllo per evitare che si ripetano simili tragedie. Amici, parenti e colleghi della vittima chiedono giustizia e che vengano fatte chiarezza sulle responsabilità.
Questo ennesimo incidente mortale sul lavoro rappresenta una ferita aperta nel nostro Paese. Nonostante le leggi e le normative in materia di sicurezza, le morti bianche continuano a mietere vittime, soprattutto tra i lavoratori più fragili. È necessario un cambio di rotta, con un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni e delle imprese per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose.