POLITICA

Sospensione Cifarelli, Lacorazza: ”È l’ora della ripartenza”

“La scelta di Roberto Cifarelli è un atto politico forte che immagino sia stato sofferto anche sul piano personale.

L’atto politico compiuto non è il frutto di un estemporaneo gesto ma l’effetto le cui cause vanno ricercate nella somma di accadimenti e scelte che, a seguito della sconfitta alle elezioni regionali, non sono stati oggetto di una vera discussione”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.

“Tuttavia – continua l’esponente del Pd – il dopo elezioni regionali ha anche un prima nella gestione e nell’esito della sconfitta. Se la testa continua a essere rivolta al passato e si prepara la sceneggiatura di un film già visto, peraltro perdente, alla scelta di Roberto potrebbero seguirne altre.

Nel momento in cui registriamo il fallimento di 6 anni di governo Bardi e del centrodestra, il Pd deve tornare a riflettere e ad assumersi la responsabilità, ora, di indirizzare un diverso e nuovo corso.

In occasione delle nomine, a cui come capogruppo ho rinunciato alla indicazione di nomi per unire le forze consiliari di opposizione, ho sollevato il tema dell’alleanza, della sua natura e delle transizioni che stanno accompagnando i soggetti politici che la compongono, così come le contraddizioni che sono evidenti nel disallineamento tra maggioranza del governo Bardi e opposizione al governo Meloni”.

“Questi nodi politici – evidenzia il Consigliere regionale – non sono rinviabili e affrontarli, ora, significa mettere in asse i contenuti di un progetto per la Basilicata e la soggettività politica che allarghi l’alleanza, anche culturale e sociale, per prepararsi a vincere.

Non si possono non notare anche le contraddizioni politiche che salgono dal territorio e risultano ancora più evidenti a Potenza. Le prossime scadenze elettorali, a partire da Matera, sono un importante banco di prova.

E’ sulla base di queste valutazioni, anche da me esposte nella recente assemblea regionale del Pd, che mi sento di chiedere a Roberto di rientrare nel partito per dare il suo contributo necessario al dibattito da fare.

Non credo che gli appelli retorici o confronti in stanze e stanzette possano aiutare percorsi unitari e al tempo stesso plurali”.

“Tuttavia – conclude Lacorazza – per ciò che mi riguarda respingo le dimissioni dal gruppo Pd in Regione Basilicata, simbolo e lista con le quali Roberto è stato eletto”.

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