Convention Cia 2025 con Caf, Caa e Inac. Insieme per costruire il futuro
Costruire futuro. Fare rete e diventare comunità, rinnovarsi e guadagnare competitività. Spingere sulle nuove tecnologie per essere più efficaci ed efficienti nei servizi, senza perdere il valore delle relazioni e restando sempre la voce degli agricoltori.
Questi i messaggi chiave della Convention 2025 di Cia-Agricoltori Italiani con i suoi Caa, Caf e Inac, alla quale ha partecipato una delegazione della Cia Potenza-Matera con dirigenti e funzionari del “sistema servizi” della confederazione.
Alla convention il modello lucano degli Agro-servizi di prossimità a favore delle Comunità rurali erogato nelle oltre 2.000 contrade lucane (dove risiedono in gran parte agricoltori over 65) attraverso il ruolo di protagonismo della Cia e degli sportelli Caa, Caf e Patronato Inac sempre disponibili ad affrontare le problematiche di pratiche con Agea, Regione, ecc. e fiscali
“Solo insieme possiamo affrontare e vincere le sfide che ci aspettano, fare la differenza -ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-.
Per affrontare la complessità del presente, dobbiamo portare dentro tanta innovazione, non solo nel settore agricolo, ma nei servizi per l’agricoltura. Investire nella digitalizzazione, crescere nella consulenza e puntare sulla formazione; lavorare in un’ottica di sistema mettendo in campo anche nuove competenze e professionalità.
Questo è l’obiettivo per un’organizzazione moderna che vuole continuare a stare al fianco degli associati e rimanere un punto di riferimento del comparto”.
“Vogliamo scrivere la prima pagina di un libro nuovo -ha proseguito il direttore nazionale di Cia, Maurizio Scaccia-.
Ridefinire processi e strumenti per andare incontro alle necessità e alle aspettative degli agricoltori e di chi si rivolge ai nostri sportelli, facendo politica sindacale ma con un approccio manageriale ai servizi. Costruire il futuro non è solo uno slogan, ma il cuore della nostra visione.
Questo è il tempo di uno sforzo collettivo per creare una Cia più forte e innovativa: l’organizzazione vince se vinciamo tutti”.
Proprio sulla necessità di lavorare insieme per uno scopo comune, è intervenuto il Ct della nazionale campione del mondo di volley, Fefè De Giorgi.
“La pallavolo è uno sport molto solidale -ha spiegato alla Convention Cia- che spinge al massimo il significato di interdipendenza. Servono tre tocchi per fare un punto, vuol dire che c’è bisogno del gioco di squadra per raggiungere l’obiettivo, in campo come all’interno di un’organizzazione”.
Spazio, poi, all’esposizione dello stato dell’arte del sistema Cia, da parte del responsabile Area IT Antonio Del Vecchio, e delle opportunità dell’intelligenza artificiale, a cura di Andrea Taglioni e Federica Montefoschi di BIP Consulting, secondo cui “le AI rigenerative rappresentano strumenti non sostitutivi, ma amplificatori delle abilità e professionalità umane, a partire dal marketing e dal customer care”.
Per la delegazione Cia Potenza-Matera “l’impegno di accrescere i servizi specie nelle aree interne e nei più piccoli comuni e ad un’utenza molto vasta fatta non solo di agricoltori e pensionati esce rafforzato dalla convention. Abbiamo tracciato il punto di partenza, adesso bisogna praticare questo cambiamento.
Abbiamo consapevolezza della necessità di evolvere, ora incentiviamo percorsi ambiziosi di crescita, per noi e per tutta l’organizzazione.
Nella nostra mission c’è la volontà di rinnovarsi sempre con coerenza, grinta e passione. Siamo pronti con le nuove tecnologie ad affrontare le sfide del futuro, restando a fianco degli agricoltori e dei cittadini”.