Sabato 15 febbraio ore 10:30 – Cerimonia di intitolazione della sala conferenze della Fondazione Sassi a Mario Salerno
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La Fondazione Sassi di Matera annuncia che il prossimo 15 febbraio 2025, alle ore 10:30, nella sede della Fondazione in via San Pietro Barisano n. 10, si terrà la cerimonia di intitolazione della Sala Conferenze a Mario Salerno, fondatore e primo presidente della nostra istituzione fin dalla sua nascita, avvenuta il 4 giugno 1990.
L’evento rappresenta un sentito omaggio a una figura che ha dedicato la sua vita alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale della città di Matera, contribuendo con visione e impegno al riconoscimento dei Sassi come Patrimonio dell’Umanità e alla crescita culturale del territorio.
Alla cerimonia interverrà S. Ecc. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, che impartirà la benedizione alla sala dedicata alla memoria del dottor Salerno.
Saranno presenti rappresentanti delle istituzioni locali, enti del territorio, la famiglia Salerno e tutti coloro che desiderano rendere omaggio alla figura di Mario Salerno. La Fondazione sarà lieta di offrire uno spazio di intervento a quanti, tra cittadini e operatori culturali, vorranno condividere un ricordo personale legato a Mario.
L’evento vuole essere non solo un tributo alla sua persona, ma anche un momento di aggregazione per la comunità materana, che è invitata a prendere parte a questo momento, nel segno della memoria e della condivisione.
Programma della Cerimonia
- Scopertura della targa dedicata a Mario Salerno
- Benedizione della Sala Mario Salerno
Interventi e testimonianze
- Michele De Rosa De Leo, amico e testimone dell’opera di Mario Salerno
- Peppino e Chicco Mitarotonda, artisti che hanno realizzato la targa commemorativa
Intervento della direttrice Patrizia Minardi, che introdurrà il dialogo con i giovani talenti materani, testimoni della crescita culturale ed economica della città:
Rossella Iacovone – ballerina e imprenditrice
Francesca Lamacchia (in arte Effective) – cantante ed imprenditrice
Lidia Cudemo – imprenditrice del settore cinematografico
Fernando Calia – organizzatore di mostre a livello internazionale
La cerimonia si concluderà con l’intervento della presidente della Fondazione Sassi, Maria Giovanna Salerno, che renderà omaggio all’eredità culturale e umana di Mario Salerno.
Un omaggio artistico: “I Sassi delle Tre Lune” di Ugo Annona
Nel corso della mattinata sarà svelata l’opera “I Sassi delle Tre Lune” di Ugo Annona, che la famiglia Salerno ha donato alla Fondazione Sassi. L’opera, denominata così dalla famiglia Salerno, è stata collocata nella Sala Conferenze Mario Salerno e rappresenta un’importante testimonianza artistica e culturale.
Dal testo di Nicola Salerno, pubblicato sui Quaderni de La Scaletta nel 2024:
“Un regalo di Ugo a Mario? Un’installazione di Ugo che stava per essere rimossa senza una precisa destinazione e che Mario ha salvato, non nuovo a iniziative di questo genere?
La prima ipotesi potrebbe essere per l’amicizia tra i due, confermata da altre opere di Annona in Via Castello.
La seconda parrebbe avvalorata dal fatto che dietro alcune mattonelle ci sono pochi resti di malta e alcuni segni a pennarello di probabile guida per l’allineamento a parete; ma il dubbio rimane, perché la maggior parte delle mattonelle non ha alcun residuo di malta e tutte, proprio tutte, sono in condizioni perfette, senza neppure un graffio o uno sbocconcellamento che normalmente accade quando un pannello viene prima murato e poi staccato.
Si tratta di un notturno sui Sassi. Il punto di osservazione è dall’altro lato della Gravina, dove c’è il Parco della Murgia Materana con il belvedere, anche se le proporzioni e le distanze non sono realistiche, ma sognate. Nella fascia bassa compaiono persone e animali che un tempo, sino agli anni ’50, qui vivevano a contatto continuo, quasi in simbiosi.
Le persone sono le classiche pupe di Annona, tra il naïf, il primitivo e il gotico. Nella ampia fascia intermedia ci sono proprio loro, i Sassi. A meno del rosso di qualche tetto e di alcune sfumature, appaiono come un blocco unico, impenetrabile, pietrificato, senza presenza umana, gelido.
La luce avvolgente e sierosa palpabile della triplice luna, che domina la fascia alta del pannello, sembra aver messo tutto e tutti in naftalina.”
L’opera è stata restaurata da Chicco Mitarotonda nel laboratorio storico di Contrada Serritello La Valle, dove lavora con il padre, il maestro Peppino Mitarotonda, che fu prima allievo e poi grande amico di Annona.
Questo intervento ha restituito alla città un’opera di grande valore storico e artistico, sottolineando il profondo legame tra Mario Salerno e il mondo dell’arte e della cultura.
L’iniziativa si propone come un tributo doveroso a un uomo che, con passione e lungimiranza, ha guidato la Fondazione, lasciando un segno indelebile nella storia culturale di Matera.