CRONACA

Papa Francesco: quadro clinico complesso, cambiata la terapia

La Sala stampa vaticana comunica che si tratta di un'infezione polimicrobica alle vie respiratorie. La degenza non sarà breve

“I risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha determinato una ulteriore modifica della terapia”.

E’ quanto comunica la Sala stampa vaticana sulle condizioni del Papa ricoverato al Gemelli. “Tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata”, viene aggiunto.

Nonostante l’esito degli esami diagnostici e il cambiamento della terapia, che fanno prevedere una degenza non brevissima, “l’umore del Papa è buono”, ha detto ai giornalisti il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni.  Francesco non sarà presente domenica in occasione del Giubileo dei diaconi ma – secondo quanto si apprende da fonti vaticane –  gli eventi del Giubileo proseguono secondo l’agenda.

Questa mattina Bruni aveva reso noto che il Papa aveva riposato bene, trascorrendo una notte tranquilla. Aveva fatto colazione e si era dedicato alla lettura dei quotidiani.

Il Papa anche dall’ospedale chiama la parrocchia di Gaza

“Il Papa ci ha chiamati venerdì e sabato, era di buon umore, la voce un po’ affaticata, ma ha voluto sapere come stiamo. Un collaboratore gli ha passato il telefono e ha potuto parlare con noi. Ieri invece ha riposato e sapevamo che non avrebbe telefonato”. Lo riferisce a Tgcom24 uno dei responsabili della parrocchia Sacra Famiglia di Gaza, comunità cattolica presente nella Striscia.

Il Papa in questi mesi ha chiamato tutti i giorni il parroco padre Gabriel Romanelli e il vice parroco, padre Yusuf Asad, per manifestare la sua vicinanza in questo momento cosi difficile per la popolazione.

Bocche cucite al Gemelli sulle condizioni del Papa

Bocche cucite al policlinico Agostino Gemelli. Già questa mattina, quando l’ospedale si era reimmerso nel tran tran quotidiano con la riapertura delle visite ambulatoriali e di tutti i servizi chiusi nel weekend, nessuno tra i medici e i professori che lavorano a pieno ritmo nel nosocomio romano si è voluto sbottonare sulle condizioni del Papa o sulla sua degenza al decimo piano.

Al momento, d’altronde, a livello ufficiale, si sa soltanto che il Papa è seguito dall’equipe del Gemelli senza riferimenti precisi ai medici che lo hanno in cura, allo scopo certamente di evitare anche personalizzazioni. Si apprende comunque che al momento del suo ricovero non è mancato un saluto da parte del professor Sergio Alfieri, che lo ha operato due volte al colon, mentre il professor Luca Richeldi, intercettato dai cronisti all’uscita dell’ospedale, alla domanda se faccia parte della equipe, si è trincerato dietro a un sorriso e a un no comment. Si ostenta normalità, insomma, anche se alla notizia del “quadro clinico complesso” del Pontefice, al Policlinico è calato il gelo.

ANSA

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