I 100 anni di Treccani, le parole che raccontano il Paese L’evento di celebrazione inaugurato dal presidente Mattarella
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Il primo secolo di vita di uno dei simboli dell’eccellenza italiana, fin dalla fondazione testimone dell’identità culturale del Paese e dei suoi mutamenti: alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è aperto questa mattina a Roma l’evento di celebrazione dei 100 anni dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, fondato il 18 febbraio del 1925 grazie all’iniziativa di Giovanni Treccani degli Alfieri e Giovanni Gentile.
Prima dell’inizio dell’evento, il capo dello Stato ha visitato in forma privata anche la mostra-omaggio “Palazzo Treccani”, allestita a Palazzo Mattei di Paganica fino al 30 aprile e curata dall’Istituto, poi si è recato nella Sala Igea per presenziare alla celebrazione.
Davanti a un parterre istituzionale – tra i presenti, oltre a Mattarella, anche il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, l’ex premier Giuliano Amato, il presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone, l’assessore alla cultura del Comune di Roma Massimiliano Smeriglio – è stato Carlo Ossola, presidente della Enciclopedia Italiana Treccani, a ribadire i compiti, le responsabilità e le priorità che attendono l’istituzione, preservando e soprattutto condividendo un patrimonio inestimabile che abbraccia lingua, storia, arte, scienza, musica, sport e tradizioni.
“Quali che siano le ‘piattaforme’ o i motori di ricerca, la funzione di una enciclopedia oggi non solo non è tramontata, ma è ancora più capitale per la polis a venire – ha spiegato Ossola – Certo questo richiede un’alacre riflessione, un esercizio costante e umile del pensiero e dell’ascolto, una lingua chiara e piana, una sintassi ordinata ove il nucleo di significato non sia mai coperto da troppe disarticolazioni non pertinenti”.
Nel raccontare storia, fasi e protagonisti principali di questi primi cento anni, il direttore generale Massimo Bray ha parlato invece di Treccani come istituto impegnato a promuovere la “cultura come bene comune”, in particolare di fronte alle sfide attuali più complesse, tra grandi mutamenti sociali, squilibri geopolitici e dialoghi interculturali ancora troppo difficili.
“Nell’epoca del caos informativo e della diffusione incontrollata delle notizie, in cui risulta sempre più difficile distinguere l’informazione dalla spettacolarizzazione del fatto, la finzione dal dato documentale, tutte le opere Treccani, cartacee e digitali, svolgono quella indispensabile funzione di punto di riferimento, di filtro e di validazione che costituisce il compito più alto di un’istituzione culturale e che rappresenta una priorità strategica per i modi in cui si rappresenterà la cultura nel terzo millennio”, ha affermato il direttore.
Tra le iniziative del centenario, la mostra “Palazzo Treccani”, un museo immaginario e multimediale che tra testi, immagini, oggetti e opere struttura la conoscenza in sistemi stimolando il visitatore a riflettere sui grandi temi del nostro secolo.
Progettata da Dotdotdot, la mostra si sviluppa per “stanze” (le prime solo la galleria e lo studiolo, poi arriveranno nuovi ambienti) per iniziare un vero e proprio viaggio di conoscenza del mondo dei saperi di Treccani.
Oltre alla mostra, anche le 100 parole “simbolo” di questo primo secolo selezionate dall’istituzione – da Enciclopedia (1925) a Nazismo (1934), da Antifascismo (1937) a Costituzione (1947), e poi ancora Televisione 1954), Diritti umani (1961), Millennio (1999) Euro (2002), Pandemia (2020), Treccani (2025) – alcune delle quali questa sera alle 18.30 saranno proiettate in videomapping sulla facciata del palazzo.
Nato con la missione di realizzare, aggiornare, pubblicare e diffondere l’Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, senza dubbio oggi l’Istituto è una realtà poliedrica proiettata verso il futuro, nell’impegno costante a condividere la conoscenza e a favorirne la partecipazione attiva: non solo il web – con il portale treccani.it che vanta oltre un milione di pagine visitate al giorno e i profili social con un milione di follower – ma anche corsi di formazione di Treccani Accademia, la scuola digitale di italiano per stranieri con Giulia by Treccani, le collane Treccani Libri, i percorsi culturali curati da Treccani Esperienze, l’editoria scolastica di Treccani Scuola Editrice, le piattaforme per il mondo della scuola con Edulia, fino ai progetti di ricerca sul patrimonio culturale immateriale italiano.
ANSA