CRONACA

Potenza, dimissioni a sorpresa all’Acta: nuovo scossone per la municipalizzata

L’Azienda Comunale Tutela Ambientale (Acta) di Potenza è nuovamente al centro dell’attenzione, questa volta a causa delle dimissioni dell’amministratore unico, Maurizio Napolitano. La decisione, giunta inaspettatamente sabato 22 febbraio, anticipa di ben 10 mesi la scadenza naturale del suo incarico, prevista per dicembre 2025.

Al momento, le ragioni che hanno spinto Napolitano a questa scelta rimangono avvolte nel mistero. Tuttavia, è innegabile che l’Acta stia attraversando un periodo particolarmente delicato. La municipalizzata, che gestisce servizi essenziali per il capoluogo lucano come la raccolta dei rifiuti e i parcheggi a pagamento, si trova a fronteggiare diverse criticità.

Sulla serenità dell’attività dell’Acta incombe un’inchiesta giudiziaria sull’assenteismo, che ha già portato all’interrogatorio di alcuni dipendenti. Si attende ora la decisione del giudice in merito all’eventuale adozione di misure cautelari.

A ciò si aggiunge una situazione economico-finanziaria tutt’altro che rosea, con un debito milionario e un’ingente somma di tasse sui rifiuti non riscosse. Questi problemi pongono serie sfide alla gestione dell’azienda e alimentano interrogativi sul suo futuro.

Le dimissioni di Napolitano gettano un’ombra di incertezza sul futuro dell’Acta, in un momento già segnato da difficoltà e preoccupazioni. La municipalizzata si trova ora a un bivio, con la necessità di affrontare le criticità esistenti e di garantire la continuità dei servizi essenziali per la città di Potenza.

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