POLITICA

Crolla la tregua in Medio Oriente: Israele torna a bombardare la Striscia di Gaza, ‘almeno 404 i morti’

Katz: 'Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa'. Hamas, 'capo del governo a Gaza ucciso nei raid israeliani'. Media, negoziatori di Hamas convocati d'urgenza in Egitto

Crolla la tregua in Medio Oriente.

Israele ha lanciato stanotte nuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza, con Netanyahu che accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. Oltre 330 morti, secondo il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestito da Hamas che accusa: ‘Netanyahu sacrifica gli ostaggi, cerca la salvezza politica’. Usa e Stato ebraico avvertono che si scatenerà “l’inferno” contro i terroristi.

Estrema destra di Ben Gvir rientra nel governo israeliano

Il partito della destra ortodossa Otzma Yehudit dell’ex ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir rientra nel governo israeliano, poco meno di due mesi dopo aver lasciato la coalizione. Lo hanno annunciato lo stesso partito di Ben Gvir e il Likud del premier Beyamin Netanyahu in una nota congiunta.Lo riferiscono i media locali. Otzma Yehudit aveva lasciato la coalizione di Netanyahu per protesta contro l’accordo di cessate il fuoco con Hamas. Ben Gvir oggi ha accolto con favore la ripresa delle operazioni militari nella Striscia di Gaza.

Idf, ‘proseguono i raid contro Hamas in tutta Gaza’

L’esercito (Idf) e il servizio di sicurezza israeliani (Isa) “continuano a colpire obiettivi terroristici appartenenti alle organizzazioni terroristiche di Hamas e Jihad islamica palestinese in tutta la Striscia di Gaza”: lo annunciano l’Idf e l’Isa su Telegram.

“Gli obiettivi colpiti nelle ultime ore includono cellule terroristiche, postazioni di lancio, depositi di armi e infrastrutture militari aggiuntive utilizzate da queste organizzazioni terroristiche per pianificare ed eseguire attacchi contro civili israeliani e soldati Idf”, prosegue il comunicato.

L’esercito israeliano: ‘Proseguono i raid contro Hamas in tutta Gaza’

L’esercito (Idf) e il servizio di sicurezza israeliani (Isa) “continuano a colpire obiettivi terroristici appartenenti alle organizzazioni terroristiche di Hamas e Jihad islamica palestinese in tutta la Striscia di Gaza”: lo annunciano l’Idf e l’Isa su Telegram.

“Gli obiettivi colpiti nelle ultime ore includono cellule terroristiche, postazioni di lancio, depositi di armi e infrastrutture militari aggiuntive utilizzate da queste organizzazioni terroristiche per pianificare ed eseguire attacchi contro civili israeliani e soldati Idf”, prosegue il comunicato.

Commissione Ue: Lahbib, ‘escalation a Gaza è devastante’

“La rinnovata escalation a Gaza è devastante. I civili hanno sopportato sofferenze inimmaginabili. Questo deve finire. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato e gli aiuti umanitari devono arrivare a Gaza. È imperativo tornare immediatamente a un cessate il fuoco per evitare ulteriori perdite di vite umane e distruzione”. Lo scrive sui social la Commissaria europea per l’uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi Hadja Lahbib.

Iran, ‘prosegue genocidio a Gaza, anche Usa responsabili’

L’Iran ha condannato oggi l’ondata di attacchi aerei israeliani a Gaza, definendola una “continuazione del genocidio e della pulizia etnica” nei territori palestinesi. Gli Stati Uniti, ha aggiunto Teheran, hanno una “responsabilità diretta” nell’attacco.

Media, mediatori cercano di ottenere immediato rilascio ostaggi

Secondo la tv saudita al Hadath, l’Egitto è in stretto contatto con i mediatori per porre fine all’attuale escalation a Gaza. Secondo il report, i mediatori stanno tentando di ottenere il rilascio di diversi ostaggi in cambio di un cessate il fuoco immediato. Israele ha informato i mediatori che al momento rifiuta un cessate il fuoco.

Hamas, ‘raid a Gaza frutto del sostegno Usa a Israele’

Il “sostegno politico e militare illimitato” dell’amministrazione statunitense a Israele è responsabile dell’ondata mortale di attacchi aerei a Gaza, afferma Hamas. “Con il suo sostegno politico e militare illimitato all’occupazione (Israele, ndr), Washington ha la piena responsabilità per i massacri e l’uccisione di donne e bambini a Gaza”, ha affermato il movimento in una dichiarazione.

Hamas, almeno 404 morti e 562 feriti nei raid israeliani

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha annunciato su Telegram che finora 404 morti e 562 feriti sono arrivati negli ospedali della Striscia. “Finora sono 404 i martiri e 562 i feriti giunti negli ospedali della Striscia di Gaza, a seguito dei molteplici attacchi e massacri commessi dall’occupazione nelle prime ore di oggi nella Striscia di Gaza – si legge in un comunicato stampa -. Diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sono in corso le operazioni di recupero”.

Media, negoziatori di Hamas convocati d’urgenza in Egitto

Il quotidiano qatariota al-Araby al-Jadeed” cita una fonte egiziana secondo cui “funzionari dell’intelligence hanno convocato d’urgenza una delegazione di Hamas al Cairo per discutere le modalità per fermare l’aggressione a Gaza”.

Media, ‘tre obiettivi di Israele a Gaza, coordinamento con Usa’

Secondo fonti della sicurezza citate dai media israeliani, l’attacco a sorpresa dell’Idf a Gaza della notte tra lunedì e martedì ha tre obiettivi principali. Il primo è creare una pressione militare che superi la situazione di stallo nei negoziati sul rilascio degli ostaggi.

I bombardamenti aerei sono stati effettuati in luoghi in cui l’Idf e i servizi segreti ritengono di non aver messo in pericolo la vita degli ostaggi.

Il secondo obiettivo è far capire che Israele agirà non solo contro Hamas come organismo militare, ma anche come governo civile.

Nella notte, infatti cinque alti funzionari dell’amministrazione civile e politica dell’organizzazione sono stati eliminati dimostrando che Israele non fa distinzioni tra i vertici di Hamas, sia militari che politici.

L’attacco serve anche come segnale ai mediatori, e in particolar modo all’Egitto, che Israele si oppone al fatto che Hamas rimanga come organismo governativo o militare nella Striscia di Gaza “il giorno dopo”.

Terzo obiettivo è quello di creare una forte pressione militare, in coordinamento e in congiunzione con gli Stati Uniti, su tutti gli elementi rimanenti nell’asse della resistenza sciita. Vale a dire, sugli Houthi, Hamas e l’Iran.

Il coordinamento con gli Stati Uniti deriva, tra le altre cose, dal desiderio dell’amministrazione statunitense di mostrare agli attori regionali e ad altri che la minaccia di Donald Trump di “aprire le porte dell’inferno” non era una frase vuota, e che questi sono passi pratici che esigeranno un prezzo elevato da Hamas, dagli Houthi e anche dall’Iran stesso.

Media, nella notte uccisi 5 alti funzionari politici di Hamas

Nella notte, cinque alti funzionari dell’amministrazione civile e politica di Hamas sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani. Lo riferiscono i media locali sottolineando che Israele non fa distinzioni tra i vertici di Hamas, sia militari che politici.

Turk (Onu), ‘inorridito da attacchi di Israele a Gaza’

L’Alto commissario Onu per dei diritti umani, Volker Türk, si è detto oggi “inorridito dagli attacchi aerei e dai bombardamenti israeliani di ieri sera a Gaza”. “La guerra deve finire” e “questo incubo deve finire immediatamente”, ha affermato Turk in una dichiarazione rilasciata a Ginevra.

Turchia, ‘raid Israele nuova fase della politica genocida’

“Israele sta sfidando l’umanità e violando il diritto internazionale e i valori universali nel modo più grave”. Lo ha affermato il ministero degli Esteri turco, a proposito degli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza, come riferisce Anadolu. “Il massacro di centinaia di palestinesi negli attacchi di Israele a Gaza dimostra che la politica di genocidio del governo Netanyahu è entrata in una nuova fase”, ha affermato il ministro degli Esteri in una nota.

Mosca, spirale di tensione dopo i raid a Gaza

Il Cremlino ha definito l’attacco dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza “l”ingresso in una spirale di crescente tensione”. Lo riporta la Tass. “Naturalmente, un altro inasprimento della situazione, il riemergere di una spirale di tensioni crescenti è qualcosa che ci preoccupa.

Naturalmente, le informazioni che arrivano sulle tante vittime tra la popolazione civile sono particolarmente preoccupanti”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l’agenzia di stampa ufficiale russa.

Hamas, capo del governo a Gaza ucciso nei raid israeliani

Hamas ha annunciato che il suo capo di governo a Gaza è stato ucciso negli attacchi lanciati la notte scorsa dall’esercito israeliano.

Famiglie ostaggi a Netanyahu, fermi uccisione nostri cari

Il Families Forum, la più grande associazione di familiari di ostaggi in Israele, ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di “smettere di uccidere” i loro cari, dopo i raid lanciati nella notte dall’Idf su Gaza.

“Le famiglie degli ostaggi chiedono un incontro questa mattina con il primo ministro, il ministro della Difesa e il capo della squadra negoziale, durante il quale verranno chieste garanzie su come gli ostaggi saranno protetti dalla pressione militare e come ci si aspetta che vengano riportati indietro”, afferma l’associazione in un comunicato stampa, prima di concludere: “Smettete di ucciderli (…) adesso!”.

Idf, ‘nella notte lanciata la campagna Forza e Spada’

L’esercito israeliano (Idf) ha reso noto che la campagna di bombardamenti lanciata a sorpresa nella notte contro Hamas nella Striscia di Gaza è stata denominata ‘Forza e Spada’: lo riporta il Times of Israel.

Hamas, contatti con mediatori per stop aggressione Israele

Un funzionario di Hamas ha affermato che il movimento “sta lavorando con i mediatori per frenare l’aggressione di Israele”.

“Hamas ha aderito all’accordo di cessate il fuoco e lo ha implementato con precisione, ma l’occupazione israeliana ha rinnegato il suo impegno e lo ha annullato riprendendo l’aggressione e la guerra”, ha detto un funzionario del movimento all’agenzia di stampa Afp.

“Hamas e le fazioni della resistenza sono in sessione costante per valutare la situazione e stanno lavorando con i mediatori per frenare l’aggressione”. Finora, Hamas non ha risposto agli attacchi israeliani.

Crosetto, molto preoccupati dalla ripresa dello scontro a Gaza

“Siamo molto preoccupati”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato da RTL 102.5 sulla ripresa del conflitto a Gaza. “Era evidente che c’era un innalzamento dei toni da parte di Israele – ha sottolineato -. È la conseguenza di un atteggiamento di Hamas sul rientro degli ostaggi. Si interrompe così non solo la tregua ma anche il percorso per riportare tutti gli ostaggi a casa. Speriamo di riuscire a ripristinare una tregua ma non sono ottimista, noi lavoreremo per farlo”.

Cina, ‘misure per prevenire un disastro umanitario a Gaza’

Pechino sollecita misure per prevenire un “disastro umanitario” a Gaza, dopo che Israele ha scatenato uno degli attacchi più intensi sul territorio da quando è stato siglato il cessate il fuoco. “La Cina è molto preoccupata per l’attuale situazione tra Israele e Palestina”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, invitando le parti a “evitare qualsiasi azione che possa portare a un’escalation della situazione e a prevenire un disastro umanitario su larga scala”.

Gaza: l’Idf ordina evacuazione zone confinanti con Israele

L’esercito israeliano (Idf) ha ordinato l’evacuazione dei residenti della Striscia di Gaza che si trovano nelle zone confinanti con Israele.

Houthi, ‘con raid Israele a Gaza escalation del confronto’

I ribelli Houthi dello Yemen hanno condannato oggi la ripresa dei raid israeliani nella Striscia di Gaza, annunciando un’escalation dei loro attacchi nel Mar Rosso a sostegno dei palestinesi. “Condanniamo la ripresa dell’aggressione del nemico sionista contro la Striscia di Gaza”, ha affermato il Consiglio politico supremo degli Houthi in un comunicato stampa. “Il popolo palestinese non sarà lasciato solo in questa battaglia e lo Yemen continuerà il suo sostegno e la sua assistenza (ai palestinesi, ndr), e intensificherà le fasi di confronto”.

Israele, combattiamo fino alla restituzione di tutti gli ostaggi

“Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa e tutti gli obiettivi di guerra non saranno stati raggiunti”, ha affermato il ministro della Difesa, Israel Katz. Tra questi obiettivi, oltre alla restituzione di tutti gli ostaggi (vivi e morti), c’è la distruzione di Hamas come forza militare o politica nella Striscia di Gaza.

ANSA

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