CHIORAZZO (BCC): NON SI RINUNCI A REALIZZARE A TITO IL GREEN DIGITAL HUB
LA REGIONE BASILICATA STANZI AL PIÙ PRESTO LA QUOTA DI COFINANZIAMENTO PROMESSA.

“La Regione Basilicata rispetti gli impegni presi per la realizzazione del Green Digital Hub a Tito, sbloccando i 30 milioni di euro promessi in fase di candidatura.
Questa somma, attesa da tempo, si aggiungerebbe ai 25 milioni già finanziati al CNR, ente capofila del progetto, per la creazione di un polo innovativo sulla transizione ecologica e digitale nell’area ex Liquichimica, già validato preliminarmente dal Ministero dell’Ambiente”.
È quanto ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio Regionale Angelo Chiorazzo in merito ai ritardi nella realizzazione del progetto.
“Si tratta di un’iniziativa strategica per la Basilicata – ha affermato Chiorazzo – perché unisce riqualificazione ambientale e rigenerazione industriale con lo sviluppo di ricerca avanzata e tecnologie innovative integrando il sistema della ricerca con le imprese del territorio.
l Green Digital Hub non è solo un progetto di recupero di un’area dismessa ma una occasione per costruire un vero ecosistema dell’innovazione in Basilicata, un sistema in grado di attrarre investimenti e rilanciare il territorio, trattenere giovani talenti e generare opportunità concrete per imprese e ricercatori. Non possiamo permetterci di perderlo.
“La Giunta Regionale continua a frenare il finanziamento con motivazioni pretestuose. In particolare, la Direzione Generale Programmazione e gestione delle risorse strumentali e finanziarie ha sostenuto che la realizzazione del progetto sia impossibile a causa della mancata bonifica dell’area, suggerendo di individuare un altro sito.
Questa affermazione – ha spiegato Chiorazzo – è priva di fondamento e smentita dai fatti: il CNR ha sviluppato il progetto in modo da non interferire con la bonifica in corso e ha già ricevuto i pareri preliminari del Ministero dell’Ambiente. Il progetto è pronto e immediatamente appaltabile.
L’ostruzionismo della Regione nasconde fini politici e amministrativi poco chiari. È inaccettabile che un’iniziativa di tale importanza sia stata usata come pretesto per manovre interne alla Giunta, come il rinnovo dell’incarico al Direttore Generale del Dipartimento Programmazione e Bilancio, trattenuto nonostante il raggiungimento dell’età pensionabile”.
La Commissione consiliare deve approfondire per fare chiarezza sulle contraddizioni emerse nelle risposte degli uffici regionali alle nostre richieste di accesso agli atti.
La comunità locale e regionale attende da oltre 40 anni un intervento di riqualificazione nell’area ex Liquichimica, se perdiamo questa occasione, non sarà per mancanza di risorse, ma per una precisa volontà politica di affossare il futuro dell’area industriale di Tito.
La battaglia per il Green Digital Hub – ha concluso Chiorazzo – non si fermerà. Continueremo a fare luce su questa vicenda, perché chi ostacola lo sviluppo della Basilicata per inerzia o interessi di altro tipo non merita di rappresentare questa terra.
E chi oggi si nasconde dietro scuse e rinvii dovrà presto rispondere ai cittadini per il danno arrecato al futuro della nostra regione”.