In Basilicata e Calabria Cinema a KM 0
C’è un sud ultraperiferico che fa industria culturale con il cinema. Basilicata e Calabria hanno riavviato il settore organizzando una filiera cinematografica completa. Producono film a «km 0».
Le film commission regionali hanno messo sul piatto alcuni milioni di euro (almeno 2 la Basilicata, poco più della metà la Calabria) per sostenere le piccole realtà e portare nei propri territori le grandi produzioni. Con ricadute economiche positive in entrambe le regioni. Che insieme hanno costituito LuCa, una macrofilmcommission per favorire l’economia e la crescita delle imprese locali.
La Fondazione lucana, in particolare, ha fatto del cinema un brand regionale(“Basilicata terra di cinema”), beneficiando indirettamente anche delle strategie e delle attrattive di Matera2019.
Di recente ha sottoscritto un accordo con il Credito cooperativo della Basilicata, affinché i fondi assegnati attraverso i bandi ai progetti cinematografici possano essere anticipati per l’80% dalla Bcc, consentendo alle produzioni di avviare le riprese. «Si tratta di una pratica che facilita un iter solitamente lungo e complesso», dichiara il direttore di Lucana film commission Paride Leporace, che sovrintende anche alle attività di LuCa e ha contribuito a rilanciare la fondazione del cinema calabrese.
Del resto i recenti successi della fiction “Sorelle” per Rai 1, i sopralluoghi in corso nella regione per il prossimo film di Giovanni Veronesi, l’uscita di “Fabulous Trickster” di Luigi Cinque, docufilm su e con Antonio Infantino, lo sciamano di Tricarico (in anteprima al Bif&st 2018 di Bari), “Mary Magdalene” di Garth Davis, girato a Matera, dimostrano la solidità del comparto lucano.
Certificata anche da uno studio della Fondazione Eni Enrico Mattei che già nel 2016 valutava l’impatto economico del cinema nella regione, calcolando «una spesa sul territorio di 1.848.000 euro, a fronte di un contributo regionale alle produzioni di 653.000 euro, con un rapporto di 1: 2,8 tra finanziamento e spesa». Quasi 600 i lavoratori locali impiegati tra artisti, tecnici, maestranze e comparse per 300 giorni di riprese sul territorio.
Significativa l’attività di LuCa, presentato due anni fa a Venezia, che ha sostenuto, fra gli altri, il corto “The Millionairs” (48mila euro), esordio alla regia di Claudio Santamaria (prodotto dalla Goon Films di Gabriele Mainetti), “A’Ciambra” di Jonas Carpignano, il film che ha rappresentato l’Italia agli Oscar, candidato ai David di Donatello 2018, “Arberia” di Open Fields Production (44mila euro), per la regia di Francesca Olivieri.
Ripianato un debito di 1 milione e mezzo di euro, la Fondazione calabrese, presieduta da Pino Citrigno, alimenta da più di un anno il nuovo distretto del cinema, in cui si collocano anche produzioni e festival indipendenti di interesse internazionale.
FONTE: Il Sole 24 Ore
ARTICOLO DI: Donata Marrazzo
L’articolo completo al link: http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/impresa-e-territori/2018-03-15/cinema-basilicata-e-calabria-film-km-0-145803.shtml?uuid=AEftsWHE&refresh_ce=1