I SEI PUNTI DEL COMITATO PER IL CAPODANNO METAPONTINO-POLLINO
“Capodanno Rai 2018 nel Metapontino-Pollino: un’occasione per…”. Si intitola così il documento in sei punti che – spiega in una nota il Comitato promotore – potranno firmare e condividere i sindaci, ai rappresentanti delle istituzioni e ai cittadini.
Si presenta – prosegue il Comitato – la possibilità di ospitare il Capodanno Rai come occasione per:
1. Valorizzare il turismo dell’area anche in un’ottica di destagionalizzazione;
2. Cogliere l’opportunità di Matera 2019, promuovendone il naturale collegamento con il territorio in termini di ricettività, affinché i flussi turistici favoriscano il territorio lucano e non esclusivamente altre regioni;
3. Riaffermare il valore del patrimonio culturale della “Magna Grecia” in unità strategica con l’offerta turistico-naturalistica dell’area del Pollino;
4. Promuovere la cultura enogastronomica e agroalimentare del territorio;
5. Proporre un’azione di legalità e cultura come risposta alle ferite sociali e ambientali del territorio;
6. Aggregare i comuni in una prospettiva unitaria e costruttiva, come già accaduto per la vicenda di Scanzano del 2003.
Sarà possibile dare l’adesione al Comitato e ai suoi obiettivi nell’assemblea in programma alle 18.30 del 14 aprile a Nova Siri Scalo, presso l’oratorio parrocchiale. “Si è scelto un luogo volutamente neutrale – spiegano dal Comitato – e non una sala consiliare, ma un luogo estraneo alla politica anche simbolicamente”.
L’appuntamento assembleare, moderato dal giornalista Pino Suriano, vedrà l’introduzione del Presidente del Comitato, l’avvocato Vincenzo Montagna, e poi una serie di interventi di operatori turistici, agricoli, rappresentanti di associazioni culturali e soggetti istituzionali del Metapontino e del Pollino.
Prevista la presenza di alcuni sindaci delle due aree che hanno fatto quadrato su un elemento argomentativo forte: se l’investimento della Regione Basilicata per il Capodanno Rai è anzitutto un investimento promozionale per il turismo, non si può escludere, per ben cinque edizioni, proprio l’area con la vocazione turistica più forte, che per posti letto e arrivi copre addirittura più del 50% dell’intera Regione.