CRONACA

Lutto in famiglia Pittella e’ venuto a mancare Domenico Pittella senatore,padre del governatore Marcello e del senatore Gianni

E’ deceduto in mattinata nella sua casa di Lauria all’età di 86 anni il senatore Domenico Pittella, il padre del governatore lucano Marcello e del senatore Gianni.

I funerali si terranno lunedì 16 aprile 2018 alle ore 15,30 nella chiesa di San Nicola di Lauria Superiore.

Alla famiglia Pittella le condoglianze della redazione di Radio Senise Centrale e del direttore Nicola Melfi.

La biografia di Domenico Pittella (fonte Wikipedia)

Domenico Pittella è nato a Lauria il 7 febbraio 1932 ed è morto a Lauria il 15 aprile 2018. E’ un ex politico italiano, senatore per il Partito Socialista Italiano dal 1972 al 1983.

Nato a Lauria da Giovanni, farmacista del paese, e da una maestra delle scuole elementari oriunda di San Chirico Raparo, Domenico è il secondogenito e unico maschio di quattro figli. A causa della sua vivacità caratteriale, abbandona presto il collegio di Napoli dei Gesuiti e fa ritorno in paese dove completa gli studi elementari e si prepara privatamente per quelli della scuola media, conseguendo poi il diploma a Salerno nel 1945. Prosegue gli studi al liceo di Castrovillari e, una volta diplomato, inizia a lavorare come infermiere in uno studio di Lauria. Nel 1956 si laurea in medicina e chirurgia a Napoli.

Nel 1957 si sposa a venticinque anni con Laurita, dalla cui unione nascerà, l’anno dopo, il figlio Gianni, il quale diventerà deputato del Parlamento italiano nella XIII Legislatura ed eurodeputato; poi, nel 1962 nasce anche il secondo figlio Marcello (che diventerà presidente della regione Basilicata).

Si avvicina alla politica nel 1968, supportando alcuni consiglieri comunali del Partito Comunista Italiano che risulteranno eletti. Si fa dunque benvolere negli ambienti della politica locale e si candida personalmente alle elezioni regionali in Basilicata del 1970 dalle quali uscirà consigliere con un largo consenso (5 300 voti solo nel suo comune).

Alle elezioni politiche italiane del 1972 si candida quindi, per il Partito Socialista Italiano, al Senato della Repubblica: nel collegio di Lagonegro ottiene il 26,4% dei voti, dietro a Bonaventura Picardi (DC) che ottiene il 46,2%; entrambi vengono quindi eletti senatori. Alle successive elezioni del 1976 nel medesimo collegio ottiene il 25,0%, giungendo questa volta terzo, ancora una volta dietro a Bonaventura Picardi (DC, 41,0%) nonché a Luigi Grezzi (PCI, 26,5%), ma risultando per un tecnicismo l’unico dei tre eletto. Viene quindi riconfermato per la terza volta alle elezioni del 1979, quando ottiene il 28,0% contro il 40,6% di Anzilotta che non risulta eletto.

 

 

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