Diritto d’autore, Mibact farà parte del progetto “Generazioni Connesse”
Dal prossimo anno il ministero dei Beni culturali – tramite la Direzione Generale Biblioteche ed Istituti Culturali – farà parte del progetto “Generazioni Connesse” coordinato dal Miur e co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma “Connecting Europe Facility” (CEF), affinché studenti, insegnanti e genitori siano più informati e consapevoli sui temi del diritto d’autore e relative violazioni, specie in ambiente digitale.
Il Collegio Romano intende così informare e sensibilizzare sui temi inerenti la tutela dei contenuti creativi e sui danni prodotti dalla pirateria. L’approfondimento delle tematiche inerenti l’oggetto del diritto d’autore, il regime di tutela, e le conseguenze derivanti dalla sua violazione, specie in ambiente digitale, mira al raggiungimento di maggiore consapevolezza da parte di studenti, insegnanti e genitori.
In particolare, agli studenti saranno fornite adeguate informazioni per comprendere ciò che è lecito e ciò che non è lecito fare con i contenuti online (es. ascoltare/vedere musica e video in streaming, scaricare opere protette, riprodurre, masterizzare copie di opere protette, inserire contenuti in piattaforme digitali e social network etc).
Con la definizione di “pirateria” si fa riferimento a tutte le condotte illegali atte a generare un forte depauperamento della filiera creativa. Il valore di tale fenomeno solo nel settore audiovisivo è stato quantificato, prendendo in considerazione il fatturato perso in tutti i settori economici della filiera, pari a 1,2 miliardi di euro, con 6.540 posti di lavoro a rischio. L’utilizzo di un’opera dell’ingegno online e offline, senza la previa autorizzazione dal titolare dei diritti, comporta la violazione del diritto d’autore, ovvero di quell’insieme di diritti di natura patrimoniale e morale che vengono riconosciuti a coloro che creano tali opere.
Il tipo di problemi cui si può andare incontro commettendo una violazione del diritto d’autore varia in base alla gravità dell’illecito; si può rischiare l’applicazione di misure e sanzioni che possono essere chieste dai titolari dei diritti, dall’autorità amministrativa o giudiziaria.