CULTURA E EVENTI

L’ARTISTA LUCANA LARAIA ALL’INTERNATIONAL AWARD FOR PUBLIC ART

L’Institute for Public Art (IPA), rete internazionale di ricercatori e professionisti, i cui obiettivi sono la ricerca, la celebrazione e la promozione dell’eccellenza nell’arte pubblica, ha selezionato l’opera d’arte in progress “Private Conversation” di Elisa Laraia, artista

multimediale lucana, per l’International Award for Public Art (IAPA), che si terrà nel prossimo mese di novembre 20 in occasione della Biennale di Shanghai.

Laraia, nell’intervista recentemente rilasciata alla ricercatrice IPA Federica Buonsante, ha ripreso le fila del progetto che, nato nel 2003

nell’ambito del suo laboratorio Orfeo Hotel contemporary art project, a Bologna, ha posto le basi del LAP Laboratorio permanente di Arte

Pubblica, assumendo nel 2009 la forma di esposizione permanente urbana e poi di esposizione itinerante, attraversando l’Italia, da Bologna a Potenza, e portando le sue grandi proiezioni su palazzi storici di 21 Comuni.

Quest’affermazione di Elisa Laraia esprime il senso più vero del progetto: “Lavoriamo in Italia per realizzare il progetto LAP, il più grande Laboratorio Permanente di Arte Pubblica in Europa.

L’Arte Pubblica si costruisce negli Spazi Urbani con la Comunità per le Comunità”. Ed è stato proprio l’aspetto fortemente dinamico del rapporto tra arte e Comunità a determinare la selezione del progetto, in cui domina l’idea dello scambio identitario, che rifiuta gli aspetti più soggettivi e intimistici dell’arte per farne, invece, luogo in cui l’artista dialoga con il fruitore, scambiando perfino i ruoli.

Esempi ne sono le esposizioni urbane permanenti, in cui l’opera d’arte si definisce nella rivisitazione che l’abitante-fruitore ne fa nella sua  routine quotidiana, o nella più raffinata inversione dei ruoli, che è quella tra attore e spettatore, realizzata nello spettacolo “Private Conversation | Contemporay Theater”, tenutosi al teatro “Stabile” di Potenza e al teatro Valle di Roma.

Il LAP Laboratorio permanente di Arte Pubblica, inserito per altro dal Mibact tra “I Luoghi del Contemporaneo”, definendosi come un mediatore di identità, e in tal modo toccando il punto di contatto più alto tra antropologia e arte, manifesta la ragione sociale del progetto anche nella capacità di aggregazione di Enti pubblici e privati, Istituzioni culturali, associazioni no profit, che scoprono in esso la forza di restituire voce alle comunità e di diffondere questa voce perché esse si conoscano e riconoscano come tali.

Il sito www.laboratoriodiartepubblica.it, poi, affida alla comunità globale la divulgazione del progetto in progress “Private Conversation” e dei valori artistici e sociali che vuole comunicare.

In tal modo l’arte diventa “glocal”, arricchendosi della complessità della globalità senza perdere contatto con la concretezza delle comunità locali.

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