MALO’ – “NUOVE SFUMATURE” dal 22 giugno
“Nuove sfumature” è il nuovo singolo del cantautore mantovano Malò.
“E’ un brano a cavallo tra il cantautorato e il pop dove la struttura iniziale con chitarra e voce rimane la colonna portante solo arricchita e non schiacciata dall’arrangiamento, il testo è abbastanza ermetico e con un contenuto ampio ragionando su ogni singola frase, allo stesso tempo lascia molto spazio all’ascoltatore di comprenderlo e farlo proprio permettendogli di essere inserito in un contesto orecchiabile del nuovo cantautorato, grazie anche all’equilibrio tra testo e musica.”
Malò ha saputo raccogliere influenze dai propri ascolti trasformandoli e rendendoli originali e personali, senza cadere nell’imitazione o in una forma di citazione evidente, perciò quello che ne esce è un prodotto fresco e nuovo identificabile con il suo nome.”
Breve Bio
Cantautore mantovano, presente sulla scena musicale da oltre vent’anni, con una conoscenza musicale che abbraccia molti generi dal Cantautorato al Pop, dal Country al Rock, dal Gospel al Blues. La passione per la musica la porta dentro sin da bambino ed in particolar modo per la chitarra che inizia a studiare all’età di 8 anni e da allora la musica è sempre stata la sua fonte di energia principale, nel periodo dell’adolescenza comincia a scrivere canzoni in inglese e fonda un gruppo per proporre la propria musica che prende spunto dalla West Coast, California e dalla musica britannica anni 60/70.
In seguito inizia a studiare canto con il Maestro Giuseppe Paulis (fino al 2004), poi armonia e composizione, nel corso degli anni partecipa a corsi di perfezionamento con svariati insegnanti tra cui alcuni di fama nazionale e internazionale come Luca Pitteri, Alberto Conrado, Bob Stoloff ecc.. Nel frattempo nasce anche una passione parallela per la musica nera (dalle Work Song al Gospel e dal Blues fino a finire al Jazz e al Vocalese) che sfocia nella nascita del gruppo vocale Simple Singers dove affina la propria vocalità e arricchisce la propria conoscenza musicale.(fino al 2004)
Con questa formazione incide il primo album del gruppo intitolato “Dedicato a….” edizioni Azzura Music e riesce ad esibirsi in diversi teatri, tra cui Bibiena, Sociale, Ariston ecc…, in diverse province del nord Italia quali Vicenza, Bergamo, Verona, Modena ecc.
Nel 2004 arriva una scelta radicale, la scrittura dei propri brani in italiano, partendo da molti appunti e pagine di “testi” già scritti negli anni precedenti, che lo portano a cambiare strada per potersi dedicare completamente a questo nuovo progetto.
Collaborazioni
In ambito cantautorale, ha partecipato in qualità di cantante alla rivisitazione de “La Buona Novella” di Fabrizio De André da parte e con David Riondino, in qualità di cantante e chitarrista a “Mi sono visto di spalle che partivo” spettacolo teatrale liberamente tratto da “Storia di un Impiegato” di Fabrizio De André, con il patrocinio della Fondazione Fabrizio De André Onlus, alla “Notte dei cantautori”, al “Omaggio a Rino Gaetano” e la “La notte in cui spuntò la luna dal monte” in ricordo di Pierangelo Bertoli, organizzato dal chitarrista e co-autore di diversi successi del cantautore di Sassuolo, poi ancora “Omaggio a Lucio Battisti” con Gianni Dall’Aglio e Massimo Luca rispettivamente batterista e chitarrista della storica Band del cantautore di Poggio Bustone.
Gli ultimi due anni lo vedono impegnato con la Manuel Malò Band nello spettacolo “Una città per cantare”, in più nel 2016 in un omaggio a Lucio Dalla con la partecipazione di Ricky Portera (chitarrista del cantautore bolognese), e nel 2017 allo spettacolo “Ma come fanno i marinai” in coppia con Iskra Menarini (corista di Dalla) per ricordare la collaborazione tra De Gregori e lo stesso Dalla, che gli hanno permesso di esibirsi sui palchi delle più importanti piazze e teatri compresi quelli del Teatro Romano, Piazza del Campidoglio e dell’Arena di Verona per citarne alcuni.
Alle esibizioni con la band, affianca performance in veste più acustica accompagnandosi con la sola chitarra, o avvalendosi di una formazione ridotta, dove propone le sue composizioni in modo più essenziale intervallandole all’occorrenza ad alcune cover riarrangiate in modo personale.