Siti Unesco, arriva in Sardegna il progetto che mette in rete 5 regioni del Sud
Dopo la presentazione ufficiale a Matera, in Basilicata, lo scorso 18 luglio, e le tappe in Puglia e Campania, approda in Sardegna il PROGETTO RETE SITI UNESCO, elaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle Province d’Italia).
Interessati 14 siti Unesco del Meridione: i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT), la Costiera Amalfitana (SA), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA), il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN), la Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (CE), Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA), Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica (SR), le Città tardo barocche del Val di Noto (SR), la villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN), l’Area Archeologica su Nuraxi di Barumini (SU), i trulli di Alberobello (BA), Castel del Monte (BT), il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), la Foresta Umbra (FG).
L’obiettivo è quello di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito UNESCO, per promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand UNESCO, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.
Elemento fondamentale del progetto è il Festival Experience, la cui direzione artistica è stata affidata a Gaetano Stella. Protagonisti i siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità del Sud Italia della Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ad ogni spettacolo (tutti ad ingresso gratuito) è stato abbinato un tema, in base anche al luogo in cui sono state ambientate le scene.
Si parte, dunque, dal passato di un luogo, dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Il viaggio della civiltà non viene cristallizzato in una storia già scritta e raccontata, ma prende vita e forma da un presente mutevole e da vivere.
Dieci i temi trattati all’interno degli spettacoli del Festival: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria, la libertà e l’origine. Tutti temi legati indissolubilmente alla storia della civiltà, con le sue battaglie, le sue rovinose cadute e le sue coraggiose risalite, con i suoi personaggi storici e mitologici che, in un modo o nell’altro, hanno creato l’uomo di oggi.
In ogni tappa, dunque, protagonisti i siti Unesco presenti sul territorio, con seminari inerenti lo sviluppo turistico e culturale delle aree coinvolte, spettacoli di teatromusica, concerti, convegni, eventi collaterali, invasioni digitali, oltre ad un tour di blogger dell’Associazione Italiana Travel Blogger che raccontano queste cinque regioni italiane attraverso la loro storia, ma con uno sguardo sempre rivolto al presente e al futuro.
All’interno del Progetto si avranno, quindi, delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguarderanno le visite guidate di gruppo ai siti UNESCO con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’# ufficiale dell’evento #patrimonidelsud.
Per la tappa sarda del progetto, venerdì 24 agosto alle ore 17, le “invasioni digitali” saranno ambientate nel Villaggio Nuragico Su Nuraxi, Barumini. Armati di smartphone, macchine fotografiche e videocamere, i visitatori potranno condividere la propria passione per far conoscere, attraverso il web, il nostro immenso patrimonio. Un urban game utile a fornire una visione differente e collettivamente costruita dei luoghi della cultura, regalando loro nuova vita.
“Dopo aver raccontato il patrimonio di Puglia e Campania, – spiega Monica Nardella, co-fondatrice e presidente Associazione Italiana Travel Blogger – i travel blogger di AITB sono pronti a scoprire la Sardegna, altro scrigno di tesori. Nel corso di questo affascinante viaggio tra i siti Unesco del Meridione i nostri follower (e non solo) hanno manifestato una curiosità e un interesse che si sono tradotti in grande visibilità per il progetto attraverso la partecipazione attiva al live storytelling dei blogger con domande, osservazioni e suggerimenti. Un racconto a più voci che si è arricchito tappa dopo tappa e confidiamo di replicare l’esperienza a Barumini, area archeologica piena di storia e tradizione. AITB è orgogliosa di essere stata scelta come media partner di questa splendida iniziativa”.
Sempre il 24 agosto, alle ore 19, nella sala conferenze del museo Casa Zapata, a Barumini (SU), si terrà il seminario dal tema “I Presidi UNESCO: quali fattori di sviluppo turistico e culturale”, durante il quale verrà presentata anche la rete “PatrimonidelSud”, mirata a costruire il circuito di servizi nel territorio nella provincia sarda interessata dai Siti Unesco.
L’appuntamento in Sardegna si concluderà venerdì 24 agosto, alle ore 21, nel Museo Casa Zapata, a Barumini, con lo spettacolo di teatromusica dal titolo “Amores” che rientra nel fitto calendario del Festival Experience.
Due voci recitanti, gli attori Elena Parmense e Gaetano Stella e la straordinaria voce della cantante Diana Cortellessa, accompagnata dal polistrumentista Guido Cataldo, traghetteranno lo spettatore in un viaggio, in versi, prosa e musica, che avrà per tema l’Amore.
L’universalità di questo sentimento, sarà avvalorato dal repertorio di poesie, teatro e canzoni che andranno dal sardo al napoletano, dal siciliano al romanesco, dall’italiano al portoghese, dal francese allo spagnolo, dall’inglese al sudamericano. Un viaggio in versi, prosa e musica, magico ed emozionante, con una poetica compagna: la Luna. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
“Il progetto – spiega il sindaco di Barumini, Emanuele Lilliu – è un esempio di best pratice, di come si possa valorizzare e promuovere il patrimonio dei siti Unesco quale stimolo per uno sviluppo turistico sostenibile dei territori.
E’ doveroso risaltare l’attività dell’Associazione Province Unesco del Sud e il coordinamento della provincia di Matera per aver portato avanti un’iniziativa complessa e sinergica, dando vita a una collaborazione tra numerosi enti di cinque Regioni nella prospettiva di una governance pubblico-privata finalizzata a generare un’offerta integrata di valori culturali, paesaggistici ed enogastronomici dei territori coinvolti.
La sfida – prosegue il sindaco – è il coinvolgimento delle imprese, specie turistiche, per renderle partecipi della tutela e della promozione del patrimonio del territorio, nell’ottica di un aumento dei flussi turistici, della loro distribuzione durante tutto l’anno e un conseguente aumento di imprese e occupazione nel settore. Il turista contemporaneo – conclude Lilliu riguardo alla parte significativa del progetto incentrata su servizi informativi innovativi – intende fare un’esperienza vera e autentica nel corso della visita al sito o al monumento. In questo senso, le nuove tecnologie e i linguaggi moderni sono utili a far ‘vivere dal dentro’ il patrimonio culturale”.
“Lo sviluppo turistico delle aree interessate – sottolinea Elisabetta Gabrielli, Project Leader Associazione Province Unesco Sud Italia – viene perseguito nel progetto sia attraverso la valorizzazione in rete delle numerose risorse culturali e ambientali riconosciute dall’Unesco quali patrimonio dell’umanità e sia mediante la creazione di una offerta turistica integrata collegando i siti Unesco ai loro territori, strutturando così proposte capaci di sollecitare maggiore attenzione sul mercato turistico.
La strategia del progetto punta inoltre a migliorare l’accessibilità reale e virtuale ai siti Unesco e ai territori circostanti, a rendere disponibili online una serie di servizi per il turista, al miglioramento della qualità dell’offerta.
Lo strumento per la costruzione di una identità forte delle aree del progetto è il circuito PatrimonidelSud, una rete di servizi locali che facilitano l’accesso del turista alle risorse museali, culturali, commerciali del territorio; la rete è fruibile tramite la virtual app card scaricabile su smartphone.
In relazione ai flussi turistici, – conclude la Project Leader Elisabetta Gabrielli – il progetto prevede un loro incremento nelle aree del progetto, la riduzione della stagionalizzazione di tali flussi attraverso la promozione del turismo culturale incentrato sui siti Unesco, la riduzione della concentrazione nelle aree di grande attrazione tramite una redistribuzione e indirizzamento verso luoghi meno conosciuti dal turismo di massa”.
Tra le attività messe in campo per la valorizzazione dei siti Unesco e dei territori ad essi collegati, infatti, meritano particolare attenzione il Portale www.unesconet.eu e la virtual app card.
Il Portale è un contenitore di servizi e di informazioni che rispondono concretamente alle esigenze del turista; consente la visita virtuale ai luoghi Unesco, la conoscenza delle caratteristiche e peculiarità dei territori, la costruzione di itinerari personalizzati e l’accesso ad altri servizi.
La virtual app card, invece, è una card turistica virtuale integrata che dà diritto a un sistema integrato di agevolazioni, quali sconti, promozioni, e dà visibilità agli operatori che hanno aderito alla rete. In tal modo il turista potrà optare per soluzioni integrate (ricettività, tempo libero, trasporto locale, acquisto di prodotti tipici, visite ai siti) con la possibilità di predeterminare in anticipo le risorse di cui vuole godere e la migliore combinazione di agevolazioni per l’accesso.
Il progetto, dopo la tappa in Sardegna, continuerà in Sicilia (2, 3, 4, 5 settembre) e Basilicata (14 settembre)