CENTRO LUCANI NEL MONDO NINO CALICE: IN USA PER MATERA 2019
Sottoscritto accordo con Ellis Island, inaugurata sede San Rocco Society di Montescaglioso, riconoscimenti a Ron Galella ed Arisa e diversi incontri con le istituzioni e comunità oltre oceano del Nord America
“Con la partecipazione ad una serie di iniziative promosse dalla Federazione dei Lucani in USA guidata da Dominik Pinto di concerto con il Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice”- Regione Basilicata, la Fondazione Matera-Basilicata 2019, le Associazioni Lucane di Paterson e del New Jersey ed il coinvolgimento dell’Apt Basilicata, si sono concluse le azioni progettuali volte a ricostruire il filo della memoria e del legame con le nostre comunità oltre oceano del Nord America”.
Lo rende noto il coordinatore del Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” Luigi Scaglione.
Azioni ed iniziative che hanno preso il via nello scorso mese di Luglio con l’attivazione del progetto dell’Associazione Mondi Lucani che ha permesso di riscrivere la storia delle migrazioni degli originari di Montescaglioso e delle aree limitrofe, in quel territorio dell’area newyorchese che nel definire l’accoglienza nei dintorni di Paterson ha permesso di offrire opportunità nuove alle donne in particolare nel settore della moda ed agli uomini nel contesto industriale che ha prodotto ricchezza, lavoro e nuove opportunità.
Grazie a questo lavoro è rinata l’Associazione “San Rocco Society” ed è stata riaperta la sede storica che ha compiuto in questi giorni 90 anni in grado di offrire cosi agli studi ed alle ricerche del Museo dell’Emigrazione Lucana, rappresentata dal suo Coordinatore Luigi Scaglione, i racconti, le immagini, le vicende umane di chi costruì un intero quartiere di lucani nella famosa Ventunesima Strada diventata Montescaglioso Street.
Storia di vita e di solidarietà vera tra corregionali e connazionali costretti per certi versi all’emarginazione ma anche al riscatto sociale a cui le Società di Mutuo Soccorso costituite dagli stessi italiani prestarono la loro attenzione e la supplenza dello stato americano che tendeva ad utilizzarli solo come bassa manodopera.
Storie di ieri e storie di oggi, raccolte nel Museo dell’Emigrazione di Ellis Island, la cui Fondazione e le cui attività, sono dirette da un altro famoso originario della Basilicata, Stephen Briganti da Grassano, con il quale il Museo dell’Emigrazione Lucana, seguendo una decisione della Giunta Regionale della Basilicata, “ha sottoscritto – ha evidenziato il Coordinatore Scaglione – un importante accordo di collaborazione ed un protocollo operativo che metterà nelle condizioni nei prossimi mesi di avere a disposizione la documentazione da consultare e studiare sui flussi migratori dei lucani negli Usa ed in Canada in particolare che avevano nelle migrazioni del Lagonegrese, della Val d’Agri e del materano, i suoi maggiori punti di partenza”.
Emozionante e partecipata la visita al Museo di Ellis Island, approdo obbligato e luogo di gioie e dolori che si univano alle speranze di una nuova vita e di tanti ricongiungimenti ai dolori per i respingimenti.
“L’intesa raggiunta dalla Regione Basilicata, consentirà anche di guardare dentro queste storie e proiettare, – come hanno rilevato Briganti e Scaglione -, una luce anche sul fenomeno delle nuove migrazioni”.
Nel percorso di questa fase, poi la rivisitazione della storia del più famoso fotografo del jet set internazionale newyorkese, Ron Galella i cui ritratti di dive e personaggi famosi sono lo specchio della curiosità tipicamente lucana, di osservare ma anche di rispettare la propria privacy.
Galella nato ed osannato a Muro Lucano, è autore di migliaia di scatti e le sue foto costituiscono pietre miliari nella vita di personaggi come Jacqueline Kennedy-Onassis, Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Richard Burton ed oggi costituiscono un patrimonio inestimabile donato anche al Consiglio regionale della Basilicata ed alla Commissione Regionale dei Lucani.
E da qui è partito il percorso di valorizzazione e del racconto di un lucano diventato famoso con i suoi scatti e la sua curiosità, diventando un maestro ed una star a sua volta.
Le foto donate da Galella alla Basilicata, sono ora contese dai Comuni e dalle associazioni dei Lucani in Italia e nel Mondo per la sua capacità espressiva di raccontare un mondo che in parte sta scomparendo.
A Galella, oggi anziano condizionato dal suo fisico debole ma con lo spirito e l’ironia dei tempi migliori, è stato consegnato un riconoscimento ufficiale in occasione della sua intervista aperta, in una sorta di testamento vivente, concessa alla stampa nella sua casa sulle colline del New Jersey.
Il progetto ha poi visto come protagonista la Basilicata e le sue fondamentali azioni di promozione costituite dal percorso che sta portando verso le celebrazioni Matera Capitale Europea della Cultura incrociando le comunità italiane e non solo lucane in occasione del Festival della Musica Italiana e del Gala Internazionale su invito dell’Associazione Culturale Italia di New York guidata da Tony Di Piazza ed Antonio Mulè, che aveva come testimonial la cantante lucana Arisa a cui la dirigente dell’ufficio Internazionalizzazione Patrizia Minardi ha consegnato il riconoscimento ufficiale della Regione e ricordato alla platea di oltre 2000 spettatori che la sua voce fu scoperta nel progetto regionale di formazione all’attività canora guidato da Mogol.
Al festival, svoltosi nel Master Theater di Brooklin e interamente ripreso da Rai International e Rai Italia, ampio spazio è stato dedicato alla Basilicata con i filmati concessi dall’Apt ed alle celebrazioni per Matera 2019 il cui programma è stato presentato dal Segretario Generale Gianni Oliva e Amministrativo Giuseppe Romaniello e dalla Team Manager Rossella Tarantino.
A fare da apripista sia negli incontri con le altre comunità regionali presenti a New York che nelle celebrazioni del Columbus Day culminate con la parata sulla Quinta Strada, con il Governatore dello Stato, Andrew Cuomo ed infine con il Sindaco della città della Mela, anche lui di origini lucane, Bill De Blasio, è stato il Parlamentare del Congresso Americano Tom Suozzi che nello scorso mese di agosto ha ricevuto con una grande accoglienza, la cittadinanza onoraria di Ruvo del Monte paese di origine di suo padre Joseph per anni componente della Corte Suprema statunitense.
Legami forti e veri con le comunità lucane, elementi inscindibili di una storia che si rinnova e si ripropone ma che soprattutto realizza un ponte vero che avrà nei gemellaggi, negli scambi culturali e di informazioni, nelle azioni messe in campo nel turismo di ritorno, il suo punto di riferimento a cui da anni il sistema di rapporti con le comunità lucane nel mondo dedica significative risorse ed attenzioni.
Lo sforzo di conoscenza che la Regione Basilicata, il cui ufficio operativo è seguito da Rocco Romaniello sta facendo, è anche quello di guardare ad un rinnovato interesse per il territorio lucano di giovani imprenditori, di studiosi e di ricercatori, ma anche di semplici turisti che alla riscoperta delle loro origini tornano sempre di più a casa loro.
Proprio come gli autorevoli esempi a capo delle grandi istituzioni americane nel solco della storia segnata da personaggi con Charles Paterno, Frank Giorgio, Leonard Covello, Rocco Petrone.