L’ inarrestabile ascesa di Ester Campese
E’ inarrestabile l’ascesa della pittrice Ester Campese a cui viene assegnato un nuovo riconoscimento il Premio “Prestige per le arti” 2018 per la sezione Arte, consegnatole a Roma, lo scorso 12 novembre, dalle mani dell’Art Director e Presidente del “Trittico D’Arte” ed ideatrice del Premio, Sabina Fattibene.
Da tempo Campey è seguita ed apprezzata in senso artistico dal “Trittico D’Arte” con cui in diverse altre occasioni ha esposto le sue opere, sia nella famosa via degli artisti romana, Via Margutta, che all’edizione della Triennale “Cult of Art”.
In questa circostanza Campey ha portato in esposizione un suo dipinto “Cham Pey” dalla collezione “Le donne di Campey”, un prestigioso dipinto pluripremiato.
Questo nuovo riconoscimento si aggiunge ai tanti che l’artista Ester Campese, potremmo orami dire, ha collezionato.
E’ infatti ormai riconosciuta come un vero e proprio talento italiano, in modo consolidato, che ben degnamente rappresenta la valenza degli artisti del panorama dell’arte contemporanea italiana.
Questa raffinata ed elegante pittrice, attraverso le sue opere e le molte mostre anche all’estero, ha saputo portare di fatto in alto il nome dell’Italia all’estero ove anche è conosciuta ed apprezzata, come in Italia.
Lungo e noto è il suo percorso artistico, con mostre internazionali che l’hanno portata davvero in giro per il mondo sia in Europa Londra, San Pietroburgo, Mosca, Barcellona, Parigi Montmartre che oltre, ha esposto infatti anche a Miami, Osaka, Dubay, New York etc.
Molte le critiche che diversi esperti le hanno rilasciato, tra le principali rammentiamo le molteplici del Prof Carlo Levi, quella del Prof Vittorio Sgarbi, del Dott. Renato Manera Vice Pres.te Museo Canova, della Dott.ssa Elena Gollini, della Dott.ssa Adriana Conconi Fedrigolli, Loredana Finicelli e diversi altri.
Questa sensibilissima artista sa trasferire sulle sue tele la parte più emozionale di se che al di là del primo impatto visivo, sa catturare l’osservatore innescando in lui un viaggio interiore, in luoghi altri, che non lo lascerà neutro, facendogli avvertire, per i più attenti, avvincenti vibrazioni.
Un viaggio emozionale che prima di tutto compie l’artista stessa, in prima persona, nel suo atto creativo avendo la curiosità di sperimentarsi senza remore.
Da tempo la sua predilezione è rivolta all’indagare l’immagine femminile e quindi rappresentarla nei suoi vari aspetti, da qui l’appellativo di “Artista delle donne”.
Credito foto Marco Bonanni, Giancarlo Sirolesi