ROMANIELLO (PSI AVIGLIANO) SU STRAGE DISCOTECA NEL MARCHIGIANO
“Suscita grande commozione la morte dei ragazzi e di una mamma, travolti e schiacciati dalla calca, nel corso di un concerto che si teneva in una discoteca marchigiana.
Si avverte, in particolare, un senso di smarrimento ed incredulità poiché termini come musica, divertimento e giovani sono inconciliabili con parole che esprimono paura e dolore.
In queste ore, ancora difficili sul piano emozionale, percepiamo un turbinio di sentimenti anche contrastanti: rabbia per una disgrazia che poteva e doveva essere evitata, vicinanza alle famiglie delle vittime, speranza verso chi, nel letto di un ospedale, combatte una dura battaglia per la vita.
Un insieme di emozioni al quale non appartiene, però, alcun abbandono a forme di rassegnazione e fatalismo. Questa tragedia -come altre già in passato- mette in evidenza la necessità di garantire una maggiore sicurezza, durante quelle manifestazioni, all’aperto o in luoghi chiusi, che richiamano migliaia di persone.
Una condizione che va declinata a 360°. Significa, ad esempio, un attento controllo su “cosa” è introdotto in un locale, assieme agli avventori. Al posto di quella bomboletta spray, poteva esserci un’arma o qualsiasi altro oggetto pericoloso.
E’ evidente, in questa vicenda, una carenza nella pianificazione e nella gestione dell’emergenza e dell’evacuazione degli spettatori.
La “Sicurezza” e la “Gestione emergenza” non devono essere solo apparenti o, peggio, derubricate a semplici adempimenti ad obblighi di legge che rimangono sulla carta, ma vanno applicate sul campo con coscienza e responsabilità.
Come architetto, sono anni che mi occupo di sicurezza nei luoghi di lavoro e della gestione di emergenza ed evacuazione in occasione di eventi di pubblico spettacolo.
Posso affermare che le leggi, finalizzate a regolare ed a chiarire “come” prevenire, sono numerose ed esaustive. E’ un obbligo applicarle, senza “se” e senza “ma”.
Scuse e giustificazioni, per un tale disastro, non ci sono. Solo attraverso una sinergia tra le diverse autorità, il rispetto delle normative vigenti e l’esercizio di un’attività ispettiva in modo continuo, si potranno evitare altre tragedie, lasciando che una festa rimanga tale: un momento di felicità e svago”.