Matera2019, partono oggi le prenotazioni per il secondo ciclo di Circus+
A partire dalle ore 17 di oggi prendono il via le prenotazioni per il secondo ciclo di spettacoli del cartellone di Circus+, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in programma la settimana prossima, da mercoledì 20 a domenica 24 febbraio (orari e dettagli su materaevents.it).
E conviene affrettarsi, visto il successo dei primi eventi, in cartellone da oggi a domenica 17: tutti e quattro gli appuntamenti sono andati rapidamente esauriti.
Anche questa volta il programma è legato a uno dei temi del progetto complessivo della capitale europea della cultura: Utopie e Distopie.
Dopo l’incontro con il circo come trasformazione, la prossima settimana (20 – 24 febbraio) si rifletterà sul tema del cambiamento e della mutazione: quello che siamo e quello che vogliamo essere. Il circo come transizione.
La programmazione e la linea artistica degli spettacoli è declinata anche per i bambini. Gli artisti coinvolti interpretano questo tema con l’uso delle forze della natura, che modificano la scena con la quale vengono a contatto.
L’intero cartellone, infatti, presenta le esperienze più avanzate dell’arte circense, che sempre più è diventata un crocevia delle diverse tendenze delle avanguardie teatrali, delle pratiche performative, delle arti visive e concettuali. Una realtà ben distante dai tradizionali spettacoli circensi.
Anche questa settimana sono due i soggetti artistici (una compagnia francese, un interprete turco) e tre gli spettacoli in scena: da mercoledì a sabato nel Grand Chapiteau (ingresso con passaporto e prenotazione) Phia Menard produrrà una doppia performance, il pomeriggio alle ore 17 (apertura cancelli alle ore 16), e la sera alle 21. Domenica alle 19 sempre nel Grand Chapiteau (ingresso con passaporto e prenotazione) invece sarà la volta di Ziya Azazi. L’ingresso in sala è consentito fino a quindici minuti prima dell’ora d’inizio.
Phia Menard e la Compagnia Non Nova ogni pomeriggio presenteranno “L’après-midi d’un foehn”. Accompagnata dalle note di Claude Debussy un’insegnante di danza crea una coreografia per un burattinaio e i suoi burattini, un dispositivo di ventilazione e alcuni accessori: tra plastica, forbici, un bastone e un ombrello. Uno spettacolo dedicato in particolare ai bambini e alle famiglie.
Le serate saranno invece dedicate alla messa in scena di Vortex, un’arena dove le regole non esistono o sono false. Per aprire la nostra percezione del bisogno di allontanarsi dai tabù, con il vento come un maestro oscillante per sfuggire alla leggerezza.
Phia Menard è un’artista francese. Folgorata dall’incontro con Jerome Thomas, a vent’anni, nel 1991, scopre che la sua vocazione per le arti performative è orientata verso la giocoleria, un grimaldello che le permetterà di aprire molte porte. Vent’anni fa, nel 1998, dà vita alla compagnia Non Nova, con cui esprime il suo talento di autrice e di regista.
Ziya Azazi, 50 anni, è uno straordinario danzatore e interprete turco: chi ha avuto la fortuna di vederlo lavorare conosce la forza liberatrice della sua immaginazione e il suo profondo e sincero credo pedagogico.
Azazi è soprattutto un interprete contemporaneo delle danze tradizionali Sufi: la sua decodifica dipende da una nativa ricerca analitica che non è solo artistica e concettuale, ma anche personale e consapevole.
Neodervish è l’evoluzione di un precedente spettacolo, Dervish in progress, che presenta una scenografia rivisitata, con la presenza di tre musicisti al ney, elettronica e tamburo e tapan. Antico e moderno si fondono insieme in modo coerente rispetto all’estetica di Azazi.
Secondo il sufismo, nella vita esistono quattro porte: la ricerca e la messa in scienza di Azazi punta all’ultima, quella del discernimento. Completezza e gioia si trovano in ogni movimento dell’artista.
La sinuosità del suo corpo è in sintonia con i movimenti della sua tunica: la perfezione dei cerchi riflette la mistica Sufi.