Senise: Agricoltori in agitazione , inviata una nota all’Assessore Fanelli
Il 05.09.2019 si è provveduto a protocollare presso il comune di Senise verbale della riunione svoltasi il 29.08.2019 tra agricoltori, imprenditori agricoli e semplici cittadini; il verbale, sottoscritto da diversi agricoltori e cittadini, è un sunto degli interventi che si sono succeduti durante l’incontro, dove si è discusso della problematica “Cartelle Esattoriali” emesse dal consorzio di Bonifica relativamente ai tributi di Bonifica e più in generale della questione “contropartita” per la costruzione della diga, ricordiamo qui che ha praticamente annientato la florida economia agricola locale per il fatto che i migliori terreni sono finiti sott’acqua, che nel tempo solo parzialmente è stata data alla comunità Senise.
Nella riunione del 29.08 è stato ricordato che il comune aveva richiesto già dal 1971 un risarcimento per ogni metro cubo di acqua prelevato dal nostro invaso e che tale risarcimento né le cosiddette royalties ad oggi vengono strutturalmente incamerate dal nostro comune, pertanto con la riunione sono state ufficializzate al comune le richieste che la nostra comunità più volte ha rivendicato consistenti in principalmente in una zona franca per quanto riguarda il pagamento di canone irriguo e contributo di bonifica, sospensione dell’emissione e della esecutività delle cartelle esattoriali inerenti il tributo di bonifica emesse dal Consorzio, maggiori controlli sulla qualità delle acque dell’invaso e la richiesta di incameramento nella casse comunali del suddetto indennizzo e almeno una parte delle royalties e soprattutto che la Politica incominci a interloquire con gli enti preposti, Ente Irrigazione e Consorzio di Bonifica della Basilicata, affinché queste richieste possano essere accolte quanto prima.
Siamo fiduciosi che la politica regionale e tutti gli attori della vicenda sapranno trovare una soluzione a questa annosa questione, poiché lo stato di salute delle nostre aziende agricole è già disastrosa e serve quanto prima una boccata di ossigeno, altrimenti non sarà possibile assicurare il ricambio generazionale e non si potrà neanche assicurare quella vigilanza ambientale in cui gli agricoltori sono sempre stati in prima linea perché noi siamo quello che noi mangiamo.
Franco Bernardo, per quanti hanno sottoscritto le richieste