Minori, iniziata la tre giorni per qualificare i tutori
Per il vicepresidente del Consiglio Polese “occasione per rafforzare la filosofia dell’inclusione e del volontariato”.
La soddisfazione del Garante Giuliano per una tematica che ha visto la Basilicata protagonista già tre anni fa
“E’ un onore essere qui con voi stasera. Un’iniziativa che affronta tematiche di grande delicatezza e di particolare attualità.
Il mio plauso va al Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano, persona attenta che ha fatto un lavoro straordinario in questi anni e azioni come queste lo dimostrano, agli organizzatori di questa iniziativa che tende a qualificare ancor di più la filosofia dell’inclusione, a dar forza alla cultura del volontariato e a sottolineare il valore della formazione.
Un mix importante per una regione che vuole essere all’avanguardia sul tema dei diritti, dell’inclusione e su tutto ciò che riguarda le politiche sociali”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese, intervenendo alla prima giornata del corso di formazione per aspiranti tutori volontari di minori non accompagnati.
Il Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza , Vincenzo Giuliano, ha espresso la propria soddisfazione per un’iniziativa che “ha visto la Basilicata già tre anni fa, ancor prima della legge nazionale n. 47 del 2017, impegnata attivamente nel proporre azioni a sostegno dell’inclusione.
Siamo stati pionieri e in queste vesti vogliamo continuare a lavorare convinti dell’alto valore che assume la formazione in una materia così delicata.
Un impegno che dobbiamo assicurare anche per un pieno e forte protagonismo delle famiglie nel processo di accompagnamento e inclusione affinché tutti insieme, ciascuno per la propria parte, si possano determinare le azioni più giuste per i minori stranieri non accompagnati.
Ragazzi che spesso hanno alle spalle vite difficili segnate da privazioni, guerre e mancanza affettiva. Da qui la necessità di rendere protagonisti attivi tutti gli attori coinvolti in questo processo (istituzioni, mondo del volontariato e famiglie), per un reale inserimento nel tessuto sociale-lavorativo di questi ragazzi”.
“Un corso organizzato con una visione fortemente pragmatica – hanno sottolineato Mariella De Santis e Stefano Scarpelli dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’Adolescenza -, così da fornire le giuste informazioni alle tante persone motivate che si avvicinano, anche per la prima volta, a queste delicate tematiche. Non solo nozioni, ma anche esperienze maturate.
E così abbiamo ritenuto giusto spiegare praticamente cosa è stato il percorso di accoglienza, cos’è l’accoglienza, quali sono state le difficoltà incontrate. Una tavola rotonda con gli autori del sistema di protezione e accoglienza per discutere anche di quanto realizzato in Basilicata e soprattutto con un quadro chiaro di chi fa che cosa”.
L’iniziativa è stata promossa dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Basilicata, Vincenzo Giuliano, in collaborazione con il supporto dell’ufficio Autorità Garante per l’infanzia e l’Adolescenza nell’ambito dell’accordo di collaborazione stipulato con l’European Asylum Support Office (EASO) per la formazione degli aspiranti tutori volontari.
Alla tavola rotonda hanno partecipato, tra gli altri, oltre al vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese e al Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano, Maria Luisa Gianturco delegata dal Prefetto di Potenza, Giuseppe Cillis del Tribunale per i minorenni di Potenza, la presidente dell’Associazione lucana dei tutori, Antonia Bellettieri, la presidente della comunità di accoglienza “Le Rose di Atacama” di Potenza, Anita Sassano e la presidente dello Sprar di Gorgoglione, Carmen Olivieri.