CRONACA

PayPal citata in giudizio in Italia, per un contenzioso sui rimborsi: da un’azienda vittima di truffa dal Brasile

Paypal è stata citata in giudizio a Foggia, il 19 novembre la prima udienza per un contenzioso sui rimborsi senza precedenti

Roma, 14 ottobre 2019 – Paypal è stata citata in giudizio in Italia, per una storia di rimborsi, da parte di un’azienda italiana vittima di un raggiro da parte di un’azienda brasiliana.

Un contenzioso senza precedenti, che vedrà il prossimo 19 novembre tenersi la prima udienza presso il Tribunale di Foggia.

Con un atto notificato in data 3 aprile 2019, la UR S.r.l., azienda italiana nonché nota distributrice internazionale di software e videogiochi, ha infatti citato in giudizio innanzi al Tribunale di Foggia, il colosso dei pagamenti online PayPal Europe S.à r.l. et Cie, S.C.A.

Una vertenza destinata ad essere una causa “pilota” in Italia e in Europa, nonché un contenzioso di diritto internazionale senza precedenti, data la caratura dei soggetti coinvolti, ma anche per la condotta contrattuale contestata a PayPal Europe.

La UR S.r.l.(www.ursrl.eu) ha così deciso di porre la parola fine ad una vicenda risalente al 2016, originata da una truffa da un milione di euro perpetrata ai danni della stessa società italiana da un’azienda  brasiliana, per l’acquisto di centinaia di migliaia di codici di videogames.

Al centro del contenzioso la condotta contrattuale di PayPal Europe e la gestione dei rimborsi effettuati da quest’ultima alle terze aziende che avevano inizialmente girato somme alla UR S.r.l. per l’intera operazione di acquisto dal Brasile, sfociata poi nel mega-raggiro ai danni di quest’ultima.

La società italiana, difesa dall’Avv. Rocco Gianluca Massa (www.legalemassa.eu), nome noto in Italia tra gli esperti di e-commerce internazionale e diritto di internet, nel contestare l’illegittimità del modus operandi di PayPal sfociato poi nella chiusura del conto della stessa UR S.r.l., intende tra l’altro sottoporre al vaglio del Tribunale anche le molteplici presunte incongruenze emerse tra le clausole del “contrattone” di centinaia di pagine che da sempre regolamenta la fornitura di servizi tra l’utenza internazionale e la stessa PayPal, e la condotta tenuta del colosso dei pagamenti online nei fatti per cui è causa.

Non resta che attendere, a questo punto, il prossimo 19 novembre, data prevista per la prima udienza in quel di Foggia, in previsione della quale si auspica la comparsa e costituzione di PayPal Europe, stante anche la corposità delle domande, la complessità della vicenda e dei profili giuridici posti all’attenzione del giudicante dal legale della UR S.r.l.

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