Eolico, M5s: con nostra pdl un freno alla speculazione
I consiglieri regionali M5s: “Approvata la nostra proposta di legge che cancella le norme pro eolico selvaggio decise nel corso della passata legislatura”
“Non possiamo che dirci soddisfatti per l’approvazione della nostra proposta di legge che dispone l’abrogazione di alcune norme in materia di energia da fonti rinnovabili contenute nella legge regionale n. 4 del 2019 e che miravano, tra l’altro, a raddoppiare le quote di produzione da impianti eolici.
La nostra proposta di legge è stata unificata ad una analoga presentata, successivamente alla nostra, da altri esponenti della maggioranza”.
E’ quanto dichiarato dai consiglieri regionali del Movimento cinque stelle, Giovanni Perrino, Gianni Leggieri e Gino Giorgetti.
“Grazie all’approvazione – sottolineano i consiglieri – si invia un chiaro messaggio a chi ha fatto dell’eolico una esclusiva forma di speculazione a discapito dell’intero territorio regionale.
Ricordiamo che il ‘Far West dell’eolico’ era stato introdotto nella L.R. 4/2019 dalla maggioranza uscente grazie ad un emendamento di Vito Giuzio durante una delle ultime sedute di Consiglio regionale della scorsa legislatura. La L.R. n. 4/2019 era, poi, stata tra l’altro impugnata dal Governo nazionale per violazione delle prerogative statali in materia di energia.
Ora è necessario avviare una seria e attenta riflessione sull’impostazione complessiva da dare al nuovo Piano Paesaggistico Regionale”.
“Le notizie di cronaca, emerse nei giorni scorsi – affermano Perrino, Leggieri e Giorgetti – delineano un panorama niente affatto rassicurante del settore delle energie rinnovabili in Basilicata: sono troppi gli indebiti interessi incrociati che in qualche caso olezzano di organizzazione criminale e, forse, anche di stampo mafioso.
Spetta all’attuale maggioranza dare una risposta concreta per evitare che in futuro continui il saccheggio del nostro territorio.
Quella che è considerata una fonte di ‘energia pulita’ – concludono – non può trasformarsi in uno strumento di stupro del territorio per l’interesse di pochi imprenditori senza scrupoli”.