Val d’Agri, Robortella: rivedere distribuzione bonus gas
Per il Presidente della terza Commissione consiliare si tratta di: “Eliminare tutte le distinzioni che hanno portato a considerare i cittadini della Valle come di prima e seconda fascia”
“E’ necessario riaprire la discussione sulla distribuzione del bonus gas all’interno dei Comuni della Val d’Agri, che rappresenta uno dei risultati più importanti raggiunti nella contrattazione sulle estrazioni di petrolio. Ho presentato una mozione nell’ultima seduta del Consiglio regionale per sollecitare una riflessione comune con tutti, amministratori regionali e comunali, sul bonus gas e sul Programma operativo Val d’Agri. Parliamo infatti di compensazioni ambientali che spettano alle popolazioni interessate dalle estrazioni ma, per quanto riguarda il bonus gas, si intendono 10 Comuni a fronte dei 35 che compongono la Val d’Agri”. E’ quanto affermato dal consigliere regionale del Pd, Vincenzo Robortella, a margine della seduta di ieri del Consiglio regionale.
“Si tratta, insomma – precisa Robortella, di eliminare tutte le distinzioni che hanno portato a considerare i cittadini della Valle come di prima e seconda fascia. Questo bonus gas, inoltre, se vuole essere davvero uno strumento di sostegno alle famiglie dovrebbe essere basato sull’Isee dei nuclei familiari per poter sostenere maggiormente le famiglie in difficoltà economica”.
“Non bisogna dimenticare – sottolinea Robortella – che in questo caso parliamo di una fornitura di gas naturale come misura compensativa pari a 16.425.000 metri cubi di gas, su una produzione stimata di 75.000 barili al giorno, nient’altro che 4 giorni di produzione dell’impianto Eni. Colto lo spirito propositivo dato dal Consiglio, si attende ora la prossima convocazione di un tavolo istituzionale sul Programma operativo Val d’Agri, uno strumento fondamentale per i nostri territori”.
“Insomma – dice il Presidente della terza Commissione consiliare – distribuzione di uno strumento importante di sostegno senza fare distinzione tra singoli cittadini, ma operando, invece, distinzioni tra comunità che vivono a pochi chilometri di distanza. Questa in sintesi la ratio che ha guidato fino ad ora il bonus gas ed è esattamente questo che è necessario cambiare. Ora – conclude – serve il contributo dei Sindaci e delle comunità per definire parametri più equi nella distribuzione delle risorse legate alla compensazione ambientale”.