Esami di Stato, Piro: emergenza sanitaria non cancelli il merito
Il capogruppo di FI evidenzia l’impegno dei ragazzi alle prese domani con gli esami di Stato, profondamente diversi da quelli degli altri anni scolastici, e sostiene le iniziative dell’assessore Cupparo per preparare la riapertura delle scuole al 14/9
“Lo stato di emergenza legata alla diffusione del Coronavirus, che ha segnato profondamente l’attività didattica negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, non può in alcun modo cancellare il merito, pilastro del sistema scolastico nazionale ed elemento fondamentale per dare legittime risposte alle aspirazioni delle giovani generazioni”.
Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Francesco Piro evidenziando “l’impegno che fa onore ai nostri ragazzi alle prese domani con gli esami di Stato profondamente diversi da quelli degli altri anni scolastici”.
“L’attività di studio degli studenti che, da soli o con l’aiuto delle famiglie, hanno dovuto sopperire a non poche carenze nell’organizzazione della didattica a distanza – prosegue il capogruppo di Forza Italia – è la testimonianza migliore delle qualità delle giovani generazioni nella difficile preparazione al proprio futuro.
Di fronte all’incapacità del Governo e nello specifico del Ministro Azzolina per garantire la formazione degli studenti non ci resta che accrescere l’impegno per garantire la migliore conclusione di quest’anno scolastico e realizzare le condizioni per il regolare avvio e svolgimento del nuovo.
In proposito il gruppo di Forza Italia sostiene le iniziative dell’Assessore Cupparo per preparare, già da adesso, la riapertura delle scuole al 14 settembre prossimo e garantirne la conclusione all’8 giugno 2021”.
“Non solo gli studenti ma anche gli insegnanti hanno dovuto vivere la fase più problematica e complicata della propria carriera professionale. Inoltre – conclude Piro -, sul reclutamento di nuovi docenti siamo preoccupati per l’azione di distruzione dell’Istruzione da parte dell’attuale ministro Azzolina che prosegue inarrestabile passando per la gestione delle procedure del concorso per i docenti e finendo con la discriminazione delle scuole paritarie mettendo a rischio il pluralismo educativo e la libertà di scelta delle famiglie”.