Braia: Bellanova determinata su agricoltura e infrastrutture
Il capogruppo di Italia Viva i fa riferimento alla videoconferenza che il ministro all’Agricoltura ha avuto con il territorio di Basilicata. “L'agricoltura torna ad essere protagonista con provvedimenti di rilievo nel decreto rilancio"
“Agricoltura al centro, ma anche sostegno alle imprese, ripartenza cantieri e l’annuncio che anche la ferrovia Ferrandina-Matera è tra le tra le 50 opere nel decreto ‘Italia Veloce’, nonostante il nostro Governo regionale di centro-destra-Lega abbia bocciato la mozione in Consiglio regionale.
E ancora l’anticipo della Pac che diventa per sempre. Un ottimo confronto con il territorio di Basilicata, ricco di contenuti, a supporto delle scelte coraggiose che vanno fatte per la ripresa dalla crisi, organizzato dal Gruppo consiliare di Italia Viva Basilicata, con il collega Mario Polese, insieme al gruppo parlamentare, con la presenza dell’onorevole Vito De Filippo, tenutosi in video conferenza”.
E’ quanto afferma il capogruppo di Italia Viva, Luca Braia, che ringrazia il ministro Bellanova per “la disponibilità che continua a dimostrare nei confronti del territorio lucano”.
“Infrastrutture e trasporti, agricoltura, forestazione, emergenza cinghiali, caporalato, questione della gestione della rete idrica, cerealicoltura, questi – precisa Braia – i temi toccati dalla Bellanova.
Esattamente tutti i temi per cui abbiamo fatto e continueremo a fare le nostre battaglie a livello regionale e nazionale.
Dalla ferrovia Matera-Ferrandina (per cui furono stanziati durante il Governo Renzi 210 milioni di euro grazie ad un emendamento della già senatrice Maria Antezza), presente nell’elenco delle grandi opere che il Governo intende velocizzare, insieme alla linea ferroviaria Taranto-Metaponto-Potenza-Salerno, passando per i temi della politica di buon governo da mettere in campo nel Mezzogiorno.
Non si è parlato soltanto di agricoltura nell’incontro, perché Italia Viva – è noto – si deve occupare della vita delle persone, del lavoro e delle imprese, con innovazione e reddito da generare e distribuire.
E’ quello che anche nella nostra terra proviamo a fare, cercando di trasformare le proposte che presentiamo, in azioni concrete che spesso però, il governo regionale attuale non riesce a comprendere e cogliere, soprattutto attuare. Il peso del settore primario in Basilicata, in proporzione al Pil, è il più alto in Italia.
La crescita negli ultimi anni, fino al 2019, è palese e chiara ed emerge dai dati da noi resi in maniera trasparente, durante il mandato di assessore all’Agricoltura regionale.
Occorre riportare al centro della scena l’agroalimentare italiano, settore importantissimo a livello nazionale e locale.
L’agricoltura in Italia rappresenta il 14 per cento del Pil e, in questi mesi di lockdown, ha funzionato proprio la filiera della vita dalla quale dipende la qualità della vita stessa”.
“Sono stati collegati con noi – prosegue Braia – tanti sindacalisti ed esponenti del mondo associativo e produttivo agricolo lucano, oltre che universitario, che ringrazio per aver accolto l’invito al confronto con la Bellanova.
L’agricoltura, oggi, per la ripartenza e l’uscita dalla crisi ha bisogno di tutte le spinte e di tutto il sostegno possibile.
Si può fare solo agendo insieme, senza dimenticare l’importanza e la strategicità del settore che deve mettere in correlazione tutte le sue filiere, fino ad arrivare anche alla ristorazione.
Durante il talk il Ministro ha presentato le principali misure: la proroga dell’obbligo di tracciabilità (con grande soddisfazione del mondo della cerealicoltura); oltre un miliardo di euro al settore agricolo e la possibilità di accedere a tutte le misure per aiutare le imprese, abbattere i costi con meno tasse per poter fare più investimenti; sostegno alle aziende florovivaistiche, agli agriturismi, alle aziende zootecniche (per 6 mesi non pagheranno i contributi); altri 90 milioni di euro a sostegno della filiera zootecnica dall’ultimo decreto firmato dalla Bellanova; oltre 20 milioni di euro sulla pesca; 4 milioni di euro ai lavoratori autonomi della pesca a sostegno del lavoro non svolto.
E ancora anticipo del pagamento della PAC e aumento dal 50 per cento al 70 per cento la quota che le aziende cominceranno ad avere dai prossimi giorni. Accesso al credito e cambiale agraria, altri 30 milioni di euro e 350 milioni di euro destinati a Ismea,a cui si aggiungono 300 milioni di euro per contrastare l’indigenza”.
“Risolvere i problemi – sottolinea il capogruppo di Italia Viva – ma anche avere una visione di sostenibilità anche ambientale ed economica e di ripresa.
Si lavora per le risorse su progetti cantierabili per la gestione delle risorse idriche ma anche per proseguire il percorso di regolarizzazione dei lavoratori stranieri a contrasto del caporalato, inserendo altre categorie nel prossimo decreto (edilizia, logistica, ristorazione ecc).
Per l’emergenza dei danni causati dai cinghiali nei campi, la Bellanova ha annunciato provvedimenti di cui si attende però una strategia comune con il ministero dell’Ambiente per mettere in campo tutto ciò che può essere fatto.
La forestazione, per la quale si teme oggi una grande marginalizzazione in Basilicata, è per la Bellanova un settore che può concorrere, invece, ad aumentare il benessere in questo paese, generando nuove opportunità di lavoro”.
“Ringraziamo di cuore, come Italia Viva, Teresa Bellanova – conclude Braia – perché l’agricoltura, con forza e determinazione, torna ad essere protagonista del dibattito politico, con provvedimenti di rilievo nel decreto rilancio che, siamo sicuri, daranno nuova linfa al comparto italiano e regionale”.