La Lucania raccontata nell’arte neorealista del pittore Luca Celano
Nato in uno dei tanti indimenticabili borghi della valle del Sinni: Colobraro. Parenti a Valsinni e nonni di Senise in provincia di Potenza, Luca Celano è un estroso pittore di assoluta estrazione figurativa, che ha girato a lungo in Italia, in Germania e in Austria.
Nel corso della sua lunga carriera ha partecipato a manifestazioni artistiche e culturali di prestigio e conseguito ambiti premi e riconoscimenti.
Maestro accademico, nel 1971 consegue il diploma di Maestro d’Arte della sezione di decorazione pittorica presso l’Istituto d’Arte di Bari.
Nel 1972 si trasferisce a Roma dove frequenta il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti. Importanti e significative le opere realizzate, con la tecnica dell’affresco secco: dalla chiesa delle suore del Sacro Cuore in Rossano Scalo, in provincia di Cosenza, alla chiesa di S. Angela Merici in Roma con un dittico a tema sacro cristiano per la Galleria d’Arte di Fontana di Trevi in Roma, città alla quale è continuamente legato da vari interessi culturali. In tutte le sue opere, la figura dominante della sua arte appare la donna: madre o sorella, moglie o amante che sia, lavoratrice o custode del focolare domestico.
Le sue creazioni sono opere di altri tempi che lasciano scivolare l’ammiratore in un passato ma dimenticato, un presente come un viaggio da assaporarsi in ogni suo passo lungo il percorso e un futuro dove l’umanità vivrà in paradiso per il presente.
Una pittura bella instancabile. bella, instancabile, capace di emergere tra luci ed ombre, tra intensità cromatiche e bagliori crepuscolari, tra campi e case, tra paesaggi bucolici e scenografie della borgata cittadina. Impegnato nelle sue pitture e nella programmazione delle sue prossime mostre in giro per l’Italia e non solo, nella sua residenza romana ci dedica qualche sua considerazione.
Il legame al territorio e all’ambiente risulta sempre ben combinato nella forza espressiva dei lavori che si connotano come liberi e fuori da schemi prefigurati e tradizionali.
E non sorprende che l’artista stesso tenga a precisare il suo legame forte con la regione e il recupero di una pittura capace di riconquistare le radici lucane attraverso percorsi della memoria e nella direzione di un’identità da riscoprire.
E non tragga in inganno la levità del colore, la delicatezza del tratto, le sfumature e le sognanti figure dal momento che la scelta è sempre consapevole, voluta, perseguita con insistenza, con forte aderenza al quadro storico complessivo e generale, con il recupero di certi vissuti, con il perseguimento di “una griglia iconografica e formale diversa e nuova”.
Luca Celano è pittore profondo che sa andare oltre il dato immediato e reale, fornendo gradazioni di impressività pittoriche estremamente varie e movendosi su una linea semplice e leggera, sinuosa e morbida, ovattata quasi, ma sempre carica di significati.
Non a caso scrive Carlo Abbatino:
“La semplicità e la profondità del messaggio artistico che esprime nelle sue opere sono memoria storica della Basilicata.
Le donne negli atteggiamenti del quotidiano vivere nel mondo agreste sono l’essenza della pittura di Celano.
Egli continua così il suo cammino artistico incentrando la produzione su un legame della sua terra. Un legame che lo vincola, lo tiene come un cordone ombelicale.
La ricerca espressiva è in simbiosi con la dura realtà sociale e i meravigliosi scenari naturali dei posti della terra di Lucania, gli assicurano quella carica espressiva che lo ha caratterizzato fino ad oggi”.
Le opere mostrano, nell’immediatezza dell’impatto, calore, attrattiva, forza magnetica, e richiedono ripensamenti, riflessioni, percorsi della memoria, recuperi del passato contadino.
Basta guardare, per esempio, il quadro “Donna con melagrana”.
E’ facile notare il senso dei colori che si amalgamano senza sovrapposizioni o contrasti nella prevalenza del giallo e nella linearità e dolcezza delle forme che attirano e conquistano inducendo alla meditazione ma anche ad una sorta di linea di sogno.