SENISE: Delegazione Flai Cgil e lavoratori ex -mobilità consorzio bonifica ricevuti dall’amministrazione
Incontro con il vicesindaco e la giunta comunale
FLAI- CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL regionali hanno organizzato un presidio davanti al Palazzo della Giunta Regionale a Potenza a partire dalle ore 16.00 del 17 novembre per rivendicare il diritto al lavoro per gli 800 lavoratori ex reddito minimo d’inserimento ed ex mobilità, compromesso da scelte politiche regionali.
Contemporaneamente al sit-in e nel rispetto delle norme anti-covid, impossibilitati a raggiungere Potenza, i dipendenti del Consorzio di Bonifica ex mobilità unitamente alla rappresentante sindacale Pina De Donato – FLAI-CGIL locale – hanno incontrato a Senise il vicesindaco dott. Giuseppe Rossi e la giunta comunale, i quali hanno dato ascolto alle richieste delle parti e si sono mostrati pienamente disponibili ad azioni concrete.
La mobilitazione scaturisce dalla decisione assunta dalla Giunta regionale di ridurre le giornate lavorative da 102 a 85, venendo meno così agli impegni assunti in precedenza nel rispetto della continuità dell’anno 2019.
Pertanto con questo incontro si vuole trasmettere in modo più incisivo, a chi di competenza, il forte disagio di questi lavoratori, sperando che il Sindaco di Senise porti la questione davanti alla prefettura: il reddito pro-capite riveniente da questo contratto a tempo determinato è infatti di appena 5000 €!
Vogliamo che il nostro appello giunga diretto, per un cambiamento di rotta, garantendo il livello occupazionale a 102 giornate per quest’anno ed avviando un nuovo capitolo per gli anni a venire.
Vogliamo inoltre ricordare che questa platea di lavoratori, collocata da due anni nel settore idraulico-forestale, è composta da persone ultracinquantenni, lavoratori con livelli professionali qualificati, che rappresentano una grande risorsa per la nostra regione: non si ripeta perciò l’errore di abbandonarli a se stessi limitandosi a misure di puro assistenzialismo.
Dinnanzi a questa fase di grave crisi socio-economica, corollario della pandemia in corso, non si può rimanere inermi: chi governa ha la responsabilità politica di amministrare per il bene dei cittadini.
Queste persone chiedono solo di LAVORARE per riscattare la propria DIGNITA’, che già troppe volte è stata messa in discussione.