CRONACA

Il governo valuta la nuova stretta sul modello Merkel: Italia zona rossa nei giorni festivi

Irrigidimento anche nei prefestivi. Allentamento nei piccoli Comuni

Il governo valuta un irrigidimento delle misure anticontagio nei giorni festivi e prefestivi: l’idea è quella di rendere tutta l’Italia zona rossa o arancione nelle giornate più a rischio, permettendo però un allentamento per i piccoli Comuni.

Si valuta una deroga che dia, a chi abiti in paesi sotto i 5000 abitanti, la possibilità di spostarsi entro i 30 chilometri.

E’ quanto si apprende da fonti di governo al termine della riunione dei capi delegazione. Non si sarebbe entrati nello specifico delle misure, anche perché si vuole attendere l’incontro previsto con il Cts.

Una riunione tra i capidelegazione della maggioranza, il Cts e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese è infatti in programma domani.

Modello Merkel

L’ipotesi è adottare norme omogenee in tutta Italia, con un irrigidimento delle disposizioni come annunciato anche dalla Merkel in Germania, per evitare la terza ondata. Ad invocare il modello Merkel è stato più volte il ministro della Salute Roberto Speranza che ribadisce: “È importante che vi sia consapevolezza da parte di tutti che la situazione è ancora molto seria”

Scongiurare una terza ondata

“Dobbiamo valutare il rischio sanitario e dunque è necessario avere un quadro della situazione degli esperti”, sostiene il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che rappresenta il M5S. “Se c’è il pericolo di una terza ondata imminente, dobbiamo scongiurarlo intervenendo per impedire gli affollamenti”.

Stamattina toccherà dunque ai componenti del Cts delineare i vari scenari e poi suggerire i rimedi adeguati a evitare che quanto accadrà durante le festività, faccia nuovamente impennare la curva epidemiologica. Ma soprattutto possa mandare in affanno le strutture sanitarie. Anche perché all’orizzonte c’è rientro a scuola del 7 gennaio.

Il dubbio: quando far partire la serrata

Se prevarrà la linea dura, nei prefestivi e festivi chiuderanno i bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Chiuso tutto ad eccezione di farmacie, tabaccai, edicole, anche se le deroghe concesse dai codici Ateco lasciano comunque margini piuttosto ampi. Il dubbio è anche quello se far partire il provvedimento già il 19 e 20 dicembre — come vorrebbe l’ala rigorista del governo — o se invece slittare a ridosso del Natale. Insomma, stamattina ci sarà di che discutere

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