Norme edilizia residenziale pubblica, esaminata pdl in III Ccp
All’attenzione dell’organismo consiliare anche il disegno di legge “Norme per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene”
La terza Commissione consiliare, presieduta da Piergiorgio Quarto, nella riunione di ieri, svoltasi in modalità telematica, ha preso in esame la proposta di legge “Modifica e integrazioni agli artt. 23, 39/bis e 43 della legge regionale n.24/2007 (Norme per l’assegnazione e la gestione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)”, d’iniziativa dei consiglieri Braia e Polese (Iv).
Ad illustrare la proposta di legge il consigliere Braia che ha sottolineato la finalità dell’articolato normativo. “Essa nasce – ha detto – per dare la possibilità all’assegnatario di alloggio Ater di poter eseguire lavori di manutenzione straordinaria, che sono demandati all’Ente proprietario e che deve mantenere il bene locato in modo che lo stesso possa servire all’uso a cui è stato destinato.
Una possibilità che potrà essere messa in atto nel caso in cui si ravvisi la necessità, da parte dell’inquilino, di intervenire con urgenza sull’alloggio e le Ater siano impossibilitate sia per cause legate alla tempistica, sia per eventuali carenze di risorse economiche.
Altro tema – ha spiegato Braia – è riuscire a trovare meccanismi per aiutare le famiglie in difficoltà che non riescono a pagare il canone di locazione”. L’organismo consiliare dopo un dibattito a cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle Ater di Potenza e Matera, ha deciso di rinviare ad una prossima riunione la proposta di legge per consentire ulteriori approfondimenti.
All’esame della Commissione anche il disegno di legge “Norme per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene”. Il progetto normativo è stato illustrato dall’assessore al dipartimento Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, e dal direttore tecnico scientifico dell’Arpab, Achille Palma.
E’ stato spiegato che l’art.272 bis del D.Lgs n.152/2996 (Specifiche disposizioni su emissioni odorigene) indica espressamente che la normativa regionale o le autorizzazioni possono prevedere misure per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene degli stabilimenti e introduce la possibilità di prevedere misure di prevenzione e limitazione specificatamente definite per le emissioni odorigene, sia attraverso l’applicazione di apposite indicazioni riportate all’interno di atti normativi regionali, sia in sede di autorizzazione, lasciandone l’onere di definizione alle autorità competenti.
Le emissioni odorigene possono limitare fortemente l’utilizzo del territorio e anche in Basilicata costituiscono uno dei più sentiti aspetti di impatto ambientale di molte attività produttive e impianti industriali, in special modo di quelle connesse all’estrazione di idrocarburi.
Per tale finalità è stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da personale dell’ufficio Compatibilità ambientale e dell’Arpab che dopo puntuali studi ha elaborato il disegno di legge.
Un articolato particolarmente complesso e delicato – ha sottolineato il presidente Quarto – che necessita di ulteriori approfondimenti sia tecnico-giuridici che di ascolto delle parti interessate che ne hanno fatto richiesta (Associazioni ambientaliste, Confindustria, Anci Basilicata).
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Quarto (Fdi), i consiglieri Cifarelli (Pd), Trerotola (Pl), Sileo e Aliandro (Lega), Carlucci (M5s), Braia (Iv), Acito e Bellettieri (Fi), Baldassarre (Fdi).