Rotonda, ‘Dantedì’: giornata dedicata al Sommo Poeta Dante Alighieri
ROTONDA (PZ) – Domani 25 marzo tutta l’Italia vivrà il suo Dantedì, la giornata dedicata al Sommo Poeta, in un anno molto particolare, perché il 2021 segna i 700 anni della morte di Dante Alighieri che avvenne il 14 settembre 1321 a Ravenna.
Il Dantedì è la giornata a lui dedicata dal ministero della Cultura e istituita nel 2020 affinché sia celebrata ogni 25 marzo. Ma perché il 25 marzo se Dante è morto a settembre?
Il giorno è stato scelto perché secondo gli studiosi coincide con l’inizio del più grande viaggio della letteratura mondiale: quello di Dante nell’aldilà tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. Insomma, l’inizio della Divina Commedia.
Domani, dunque, giovedì 25 marzo 2021 si darà il via a una serie di iniziative ed eventi, per la maggior parte online, dedicati alla storia e alla letteratura dantesca.
Anche il Comune di Rotonda partecipa all’evento e lo ha fa attraverso la voce di alcuni attori della Compagnia ACAV Arti visive di Rotonda che hanno decantato alcuni versi del canto XXX del Paradiso e precisamente: “ il punto luminoso e i 9 cerchi scompaiono e Dante e Beatrice si trovano nell’Empireo dove il Poeta piò ammirare un grande fiume di luce e la candida rosa nella quale li viene mostrato il Seggio che sarà occupato dall’Imperatore ArrigoVII”.
Se quanto infino a qui di lei si dice
fosse conchiuso tutto in una loda,
poca sarebbe a fornir questa vice. 18
La bellezza ch’io vidi si trasmoda
non pur di là da noi, ma certo io credo
che solo il suo fattor tutta la goda. 21
Da questo passo vinto mi concedo
più che già mai da punto di suo tema
soprato fosse comico o tragedo: 24
ché, come sole in viso che più trema,
così lo rimembrar del dolce riso
la mente mia da me medesmo scema. 27
Dal primo giorno ch’i’ vidi il suo viso
in questa vita, infino a questa vista,
non m’è il seguire al mio cantar preciso; 30
ma or convien che mio seguir desista
più dietro a sua bellezza, poetando,
come a l’ultimo suo ciascuno artista. 33
L’artista, Matteo Fratarcangeli, ideatore del recital “ La Divina Commedia in 100 borghi” recital prodotto dall’Associazione Culturale “Il Tempo Nostro”, per onorare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, che domani 25 marzo partirà da Norcia in Umbria e percorrerà l’Italia in lungo ed in largo fino ad arrivare anche a Rotonda il 7 Giugno 2021, ha scelto queste terzine del XXX canto del Paradiso, un canto dice “ forse troppo poco conosciuto e apprezzato ma è il canto dove Dante arriva nell’Empireo, forse a conclusione del suo lungo viaggio.
L’aspetto più interessante è quello della bellezza di Beatrice e la difficoltà di Dante nel cercare di descriverla. Vorrei che questa bellezza fosse riportata ai giorni nostri, dice Fratarcangeli, una società molto negativa soprattutto accentuata con il covid , una società che non guarda più alla bellezza, le sfumature della bellezza, sia della donna, della natura che della nostra vita in generale. Anche noi stessi apprezziamo solo i lati negativi di noi, e non esaltiamo la nostra bellezza interiore.
Ecco irradiamo dal nostro interno, il nostro corpo, la nostra anima di bellezza, in tutte le sue sfumature e cerchiamo di guardare la nostra vita con bellezza perchè ne avremo tanti benefici sia a livello individuale ma anche collettivo”.
Purtroppo, questa pandemia obbliga ad iniziative virtuali da dipanarsi attraverso i vari mezzi di comunicazione offerti dal web. Certo, tra gli eventi dedicati al Dantedì , sottolinea l’assessore alla cultura e turismo, Donatella Franzese, non poteva non esserci anche Rotonda.
“ La Divina Commedia, rappresenta una delle opere la più importante di tutti i tempi, Il Poema dantesco, analizza le molteplici problematiche e i dilemmi eterni dell’uomo, quali la vita, la morte, la vita ultraterrena, l’amore, il vizio.
Questa fa si che quest’opera risulti sempre attuale anche nella nostra società nonostante abbia addosso 700 anni di storia”. Colgo l’occasione, sottolinea l’assessore Franzese, per ringraziare l’artista Fratarcangeli che sarà ospite a Rotonda il 7 di giugno 2021 a rappresentare una parte della “ Divina Commedia” nel nostro paese.
“ Una vetrina in più per il nostro borgo, un modo per cercare di ripartire dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria, perché la cultura non si è mai fermata”.