Sabato 24 aprile a Lagonegro presentazione del libro di Palamara e Sallusti
Sarà presente il sottosegretario con delega all'editoria sen.Moles Giuseppe
Il libro di Alessandro Sallusti intervista a Luca Palamara “Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana” (Rizzoli Editore) sarà presentato a Lagonegro sabato 24 aprile (Centro Sociale, ore 18:00).
La presentazione, nel rispetto delle norme anti Covid, avverrà in collegamento con l’autore Sallusti, direttore de Il Giornale, e con l’intervento del Sottosegretario all’Editoria sen. Giuseppe Moles.
In questo libro – che è stato il caso dell’anno, e che ha fatto emergere un quadro decisamente allarmante dell’amministrazione della giustizia nel nostro Paese- Palamara racconta cosa sia il “Sistema” che ha pesantemente influenzato la politica italiana.
Almeno agli alti livelli, poiché, come ha affermato Sallusti, la maggior parte della magistratura non c’entra nulla. Anzi, in fondo è penalizzata dal fatto che per far carriera sia necessario aderire ad una delle correnti politiche che governano il mondo delle toghe, passaporto ben più decisivo rispetto al curriculum professionali per accedere ai piani alti.
Un libro-intervista di grande valore storico-giornalistico che vede al centro Luca Palamara, magistrato ed ex presidente dell’Anm. Palamara, ex membro del Csm, nell’ottobre 2020 viene radiato dalla magistratura dopo essere stato accusato di avere tenuto rapporti indebiti con imprenditori e politici e di aver lavorato illecitamente per orientare incarichi e nomine, diventando l’emblema del malcostume giudiziario.
Incalzato dalle domande di Alessandro Sallusti, in questo libro Palamara racconta cosa sia il “Sistema” che ha pesantemente influenzato la politica italiana, ovvero il potere della magistratura, che non può essere scalfito: tutti coloro che ci hanno provato vengono abbattuti a colpi di sentenze, o magari attraverso un abile cecchino che, alla vigilia di una nomina, fa uscire notizie o intercettazioni sulla vita privata o i legami pericolosi di un magistrato.