Vittorio Sgarbi svela Dante e Giotto seguendo l’amore 8/12 a Teatro Olimpico, ‘omaggio al Poeta, Commedia va spiegata’
ROMA, “Vedere” le parole del Sommo Poeta attraverso il gesto pittorico di uno dei più grandi artisti: dopo il debutto milanese la scorsa settimana, l’8 dicembre arriva al Teatro Olimpico di Roma “Dante Giotto e l’amore”, la conferenza-spettacolo di e con Vittorio Sgarbi, da un’idea di Sabrina Colle.
In programma fino al 12 dicembre, lo spettacolo svela l’opera dei due grandi geni italiani attraverso un dialogo inedito in cui, seguendo il filo rosso dell’amore, la componente letteraria della Commedia dantesca trova una corrispondenza visiva straordinaria nelle pagine pittoriche di Giotto.
In scena per circa due ore, Sgarbi leggerà parole e immagini, creando rimandi e collegamenti e sciogliendo per il pubblico la complessità di due artisti unici, per spiegare perché furono capaci di condizionare i modelli stilistici a venire e di influenzare i canoni filosofici, sociali e spirituali.
Ad accompagnarlo sul palco Valentino Corvino con le sue musiche eseguite dal vivo, e un video di Elide Blind e Simone Tacconelli.
Dopo aver raccontato nelle sue performance teatrali le figure di Caravaggio (l’esordio al Festival La Versiliana nel 2015), Michelangelo, Leonardo e Raffaello, per il suo quinto spettacolo Sgarbi sceglie dunque di raddoppiare i protagonisti in campo, in una indagine approfondita che vuole essere “un ossequio tardivo ai 700 anni dalla morte di Dante, caratterizzato però in modo unico grazie a Giotto”.
“Questa è la mia risposta a quello che ha fatto Benigni, la cui lettura di Dante ho trovato monofonica, insulsa, ospitata nei palazzi del potere come il Quirinale”, afferma polemicamente il critico d’arte, “la Divina Commedia deve essere spiegata, tradotta, perché alcuni passaggi sono troppo difficili. Nel mio spettacolo tradurrò i canti più criptici, come se si tornasse a scuola”.
ANSA