Corruzione intorno alla Stellantis di Melfi arrestati funzionari pubblici e politici
POTENZA – La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, dopo aver coordinato e diretto complesse investigazioni svolte con puntualità e completezza dalla Squadra Mobile di Potenza e dopo avere inoltrato la relativa richiesta cautelate, nella mattinata odierna ha mandato in esecuzione una ordinanza di applicazione della misura degli AADD emessa dal Gip di Potenza nei confronti di S.A, ex Sindaco del comune di Ruoti (PZ), attuale Consigliere di Minoranza del Comune di Ruoti (Pz) ed imprenditore operante nel settore della logistica nell’indotto “STELLANTIS” già FCA di Melfi (Pz), Piedimonte San Germano (Fr), Candiolo (To), Venaria Reale (To); D.C.R, F.A e G. R.A, consiglieri comunali di minoranza del comune di Ruoti (PZ); DI M.M, tenente della Polizia Locale di Ruoti (PZ); S.L.C, giornalista e responsabile della comunicazione istituzionale dell’ente `Provincia di Potenza”; S.G, nipote di S.A ed imprenditrice operante nel settore delta panificazione e dei latticini; F.R, ex responsabile dell’area tecnica del comune di Ruoti ed attualmente in servizio presso l’ente “Provincia di Potenza”; L.G.A, Funzionario presso l’ente “Regione Basilicata”; M.D, Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri; S.G, ex impiegato comunale del Comune di Ruoti (Pz); T.G, imprenditore, titolare di diverse case di riposo; S.P.M, nipote di S.A ed imprenditore operante nel settore della logistica nell’indotto “STELLANTIS” di Melfi; M.M, amministratore delegato delle Società “APTIVE CONNECTION SYSTEM SERVICES ITALIA SPA” che opera nell’indotto “STELLANTIS” già FCA; M.A, Sales Account della “BU Automotive — BCUBE SPA” che opera nell’indotto “STELLANTIS”già FCA; D.L.C, Dirigente della “BCUBE SPA” e Direttore dello stabilimento “Melfi 3” che opera nell’indotto “STELLANTIS”già FCA di Melfi.
Le indagini si sono sviluppate su due filoni investigativi paralleli che avevano ed hanno, in particolare, nella persona di S.A il punto di contatto: un primo filone riguarda le attività corruttive fra privati svolte nel cd “indotto FCA (ora Stellantis)” laddove soggetti inseriti nelle aziende ritenute, nella fase attuale delle indagini, riconducibili al S.A, pagavano utilità varie ai gestori di importanti società appaltatrici di FCA per ottenere commesse e sub-appalti. In tale filone d’indagine risultano allo stato coinvolti, oltre ad A.S: S.P.M, M.M, M.A, D.LC.
Un secondo filone d’investigazione riguarda, invece, specifiche attività delittuose — qualificate ed ascritte, sulla base di gravi indizi, come di atti persecutori (stalking), calunnia, accesso abusivo a sistema informatico nei confronti del Sindaco di Ruoti ed altro esponente della maggioranza — ritenute riferibili al predetto S.A (in questo caso non nella qualità di imprenditore ma come consigliere di opposizione del Comune di Ruoti, nel qual per molti anni aveva svolto la funzione di Sindaco) in concorso con suoi collaboratori o con altri consiglieri di minoranza del citato Comune, volta a raggiungere la finalità politica di ottenere le dimissioni del Sindaco e di un Assessore in carica o comunque la caduta della Giunta onde svolgere nuove elezioni, finalità in sè pienamente legittima per degli esponenti dell’ opposizione, ma, nel caso di specie, ritenuta illecita per mezzi usati per raggiungerla.
In questo ambito è emerso, sempre a livello di gravità indiziaria: il coinvolgimento di un appartenente dell’Arma dei CC di Potenza, il Brigadiere M. che avvalendosi dei suoi poteri e delle sue funzioni, agevolava l’attività illecita contestata come di seguito specificato, sia per consentire agli indagati di eludere le indagini sia per ottenere illecitamente informazioni sulla vita privata del Sindaco di Ruoti. ; un episodio di corruzione,riferibile al periodo durante il quale S.A era Sindaco di Ruoti avvenuto in relazione all’affidamento dei lavori di ristrutturazione e concessione di una struttura del Comune in favore di una cooperativa .
In questo secondi filone risultano coinvolti: D.C.R, DI M.M, S.A, S.G, S.L.C, S.G, M.D, L.G.A, F.R, T.G, F.A, G.R.A.
Gli arrestati — nei cui confronti vale naturalmente la presunzione d’innocenza – sono stati, in particolare, ritenuti dal Giudice delle Indagini Preliminari di Potenza, gravemente indiziati dei seguenti delitti:
D.C.R, DI M.M, S.A, S.G, S.L.C, S.G
1) Artt. 110, 81 cpv, 612 bis c.p., perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, perseguitavano, molestavano e minacciavano S.A.M, attuale Sindaco del comune di Ruoti (PZ), con condotte reiterate, insistenti e durature, consistite nel presentare personalmente tramite avvocati (tutti remunerati dal S. ) decine di denunce penali del tutto infondate ma capziose, sia nei confronti del Sindaco S. che dell’Assessore G.F, con lo scopo di danneggiarne la reputazione, arrecarle uno stato d’ansia ed un senso di vulnerabilità, rallentarne e/o paralizzarne l’attività amministrativa ed ottenerne le dimissioni (onde andare a nuove elezioni e far amministrare nuovamente il Comune di Ruoti a S.A o a persona di sua fiducia).
Oltre a questo, gli indagati si sono resi responsabili della divulgazione e diffusione con molteplici modalità (comunicati stampa e pubblicazioni online), di infamanti allusioni a relazioni adulterine, create ad hoc, per screditarne l’immagine (come avvenuto per la fantomatica relazione extraconiugale tra la S. e l’Assessore G.F e i loro presunti incontri notturni presso un B&B di Rionero in Vulture (PZ), risultati mai avvenuti);- nell’insultarla volgarmente e insistentemente nel corso di diversi consigli comunali; nell’effettuare, e far effettuare, “indagini” illecite, pedinamenti e report fotografici nei confronti del Sindaco S., di suo marito e dell’Assessore G.
S.A, D.C.R, F.A, G.R.A
1 ter) Artt. 110, 112 n.1 e 2, 81 cpv, 368 cp, perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, previo accordo cd in concorso fra loro ed in numero cinque, essendo il S.iI promotore delle attività delittuose, nella loro qualità di Consiglieri di minoranza del Comune di Ruoti, presentavano numerose denunce, esposti, segnalazioni nei confronti del Sindaco S., dell’Assessore G. ed altre persone a questi vicine, pur sapendoli innocenti, al solo scopo di danneggiarne la reputazione e rallentare e/o paralizzare l’attività amministrativa.
S.A, S.G, M.D
2) Artt. 110, 116, 81, 48-615 ter commi 1, 2 n. 1 e 3 c.p. e 61 n. 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusivamente si introducevano nel sistema informatico del Ministero dell’Interno denominato “ALLOGGIATI” e nel collegato portale telematico denominato “TURISM05”, per eseguire accertamenti sulla presenza di S.A e G.F presso la struttura ricettiva “B&B ELLENICA” di Rionero in Vulture (PZ). In particolare S.A, per il tramite della nipote S.G, richiedeva al Brigadiere dei Carabinieri M.D (amico di famiglia) di eseguire tali accertamenti, che venivano effettivamente svolti da altri Carabinieri tratti in inganno dal M., convinti di evadere una legittima richiesta delle Forze dell’Ordine.
SA.A, S.G, S.G, M.D, S.L.C, L.G.A
3) Artt. 110, 116, 81, 378 e 375 c.p., perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, compivano atti di favoreggiamento personale, frode in procedimento penale e depistaggio. In particolare il Brigadiere dei Carabinieri M.D rivelava il contenuto delle dichiarazioni da lui rese presso gli uffici della Questura di Potenza — coperte da segreto — a S.G e riferendo alla stessa della concreta possibilità che suo zio S.A potesse essere intercettato (notizie che la donna prontamente riportava allo zio S.A e allo S.), aiutando con tale condotta S.A, S.G e S.L ad eludere le investigazioni, tanto che i tre si adoperavano immediatamente per effettuare la “bonifica” di autoveicoli e uffici, grazie all’intervento di L.G.A, Dirigente della Regione Basilicata, su richiesta di S.L. Tale operazione di bonifica consentiva di individuare effettivamente i microfoni installati a bordo di una delle autovetture di S.A.
S.A, S.P.M, M.M, M.A, D.L.C
4) Artt. 416 commi 1, 2 e 3 c.p., in relazione all’art. 2635 c.c., perché si associavano allo scopo di commettere più delitti di quelli previsti dall’art. 2635 c.p. e, in particolare, contando su solide strutture societarie e su mezzi, uomini e denaro, S.A, con il determinante contributo del nipote S.P.M, ed organizzavano un sistema illecito nell’ambito del quale, a fronte del continuo, reiterato ed insistente pagamento di “mazzette” (denaro ed altri benefits) in favore di M.M (Amministratore delegato, Presidente del consiglio di amministrazione e consigliere delle Società APTIV CONNECTION SYSTEM SERVICE ITLLA SPA e APTIV SERVICE ITALIA SRL operanti nel campo della costruzione di veicoli del gruppo FCA di Torino), del figlio M.A(Sales Account BU Automotive — BCUBE SPA) e di D.L.C (Dirigente della BCUBE e Direttore dello stabilimento “Melfi 3”), ottenevano in cambio plurime aggiudicazioni in sub-appalto, commesse e assegnazione di lavori (per un numero complessivo di 26 contratti dal 2014 ad oggi, di cui 13 ampiamente scaduti, 6 scaduti tra il 4.8.2019 ed il 31.12.2020, 2 con scadenza nel 2021 e 5 stipulati tra maggio e ottobre 2020) — che i M.e il D.L garantivano mediante il compimento di numerosi e ripetuti atti contrari agli obblighi inerenti al loro ufficio ed in violazione dei doveri di fedeltà, in favore delle società riconducibili al S. (Logistica Meridionale srl, Logivultur srl, Servizi Gestione Logistica srl, Logistica Cassino Srl, Loginord srl), operanti negli indotti “STELLANTIS” di Venaria (TO), Cassino (FR) e Melfi (PZ)
S.A, F.R, T.G
6) Artt. 110, 116, 81, 319, 321 c.p., perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, S. quale pubblico ufficiale prima e privato poi, riceveva denaro da T. — responsabile della società cooperativa “Il Sorriso” — in cambio del compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio, in parte posti in essere dal nipote FAMULARO, anch’egli pubblico ufficiale in quanto responsabile dell’area tecnica del comune di Ruoti, in parte posti in essere dallo stesso S. allorquando era presidente della giunta comunale di Ruoti. In particolare T.G versava al S.la somma di 1.000,00/2.000,00 euro al mese in contanti, quale compenso per aver ottenuto provvedimenti amministrativi tanto illegittimi, quanto vantaggiosi per la sua cooperativa.
S.A e S.G
8) Artt. 110, 368 c.p., perché, in concorso tra loro, con esposto – denuncia querela depositato (redatto dallo S. e a firma del S.) presso la Procura di Potenza il 9.10.20 (formalmente presentata contro ignoti ma in realtà volta a screditare e chiedere accertamenti sul conto del Sostituto Commissario D.T.P, in servizio presso la Squadra Mobile di Potenza) lo accusavano falsamente di condurre indagini per una vendetta personale, non avendo il S. — secondo la falsa ricostruzione prospettata — aderito alla richiesta di far superare alla compagna del D.T e alla di lei sorella un concorso pubblico per agente di polizia municipale tenutosi presso il comune di Ruoti nel 2009, dunque incolpandolo di abuso d’ufficio e depistaggio (artt. 323 cp e 375 c.p.), sapendolo innocente come dimostrato sia dalla documentazione inerente al predetto concorso, sia da una serie cli intercettazioni dalle quali emergeva una ben premeditata attività di dossieraggio — posta in essere dal S. e dallo S. — finalizzata alla raccolta di elementi artatamente costruiti per porli a fondamento dell’esposto contro il D.T.
Le accuse mosse agli indagati — che allo stato ed in questa fase procedimentale hanno trovato conferma a livello di gravità indiziaria nell’ordinanza cautelare del GIP — si fondano su complesse indagini che hanno comportato l’effettuazione di attività tecniche, l’ascolto di persone informate sui fatti e l’acquisizione di copiosa documentazione cartacea.
All’esito delle richieste cautelari di questo Ufficio, il Gip presso il Tribunale di Potenza, in particolare, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni di:
1. D.C.R nato a Potenza il giorno 15 febbraio 1992, residente a Ruoti (Pz) alla contrada Campestre civ.18 – (Consigliere di minoranza del Comune di Ruoti);
2. D.L.C nato a Roma il giorno 9 luglio 1971, residente a Ruvo del Monte (Pz) in via Sant’Anna civ.140 – (Dirigente BCUBE Spa);
3. DI M.M nata a Potenza il giorno 16 settembre 1976, residente a Tito (Pz) in via Nuova civ.17 – (Funzionario della Polizia Locale di Ruoti’;
4. F.R nato a Ruoti (Pz) il giorno 9 novembre 1967, ivi residente alla Contrada Marana civ.35 – (Ingegnere responsabile Area Tecnica del Comune di Ruoti attualmente distaccato presso la Provincia di Potenza);
5. F.A nato a Potenza il giorno 11 giugno 1981, residente a Ruoti (Pz) alla contrada Valle dell’Olmo civ.17 – (Consigliere di minoranza del Comune di Ruoti):
6. G.R.A nato a Ruoti (Pz) il giorno 28 settembre 1968, ivi residente alla contrada Croce civ.23/B – (Consigliere di minoranza del Comune di Ruoti);
7. L.G.A nato a Potenza il giorno 4 giugno 1959, ivi residente in via Orazio Glavioli civ.9 (Funzionario della Regione Basilicata in servizio presso l’Ufficio struttura di coordinamento informazione, comunicazione ed eventi);
8. M.D nato a Surbo (Le) il giorno 19 gennaio 1973, residente a Potenza in via Consolini civ.20 (Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso il Comando Regionale di Potenza):
9. M.A nato a Torino il giorno 3 gennaio 1991, residente a Sommariva del Bosco (Cn) in via Canale civ.87 (Amministrator unico APTIPE ITALIA Sri):
10. M.M nato a Torino il giorno 5 luglio 1960, residente a Sommariva del Bosco (Cn) in via Canale civ.87 – (Dirigente BCUBE SpA);
11. S.A nato a Ruoti (Pz) il giorno 19 settembre 1948, residente a Potenza in via Tirreno civ.11 – (Consigliere di minoranza del Comune di Ruoti);
12. S.G nata a Potenza il giorno 27 marzo 1973, ivi residente in via Adolfo Consolai civ.45 – (nipote e prestanome di S.A);
13. S.P.M nato a Potenza il giorno 7 maggio 1993, residente a Ruoti (Pz) in via Roma civ.80 di fatto domiciliato in Potenza in piazza Alcide De Gasperi civ.7 – (nipote e prestanome di S.A):
14. S.L.C nato a Potenza il 10 settembre 1958, ivi residente in via Mediterraneo civ.14 – (Addetto stampa Provincia di Potenza);
15. S.G nato a Ruoti (Pz) il giorno 1 maggio 1952, ivi residente alla Contrada Valle Barile snc – (persona di fiducia di S.A);
16. T. G nato a Balvano (Pz) il girano 31 luglio 1976 ed ivi residente alla contrada Francione civ.1 – (Amministratore Unico Casa di Riposo “IL SORRISO” di Ruoti).
Tali misure personali sono state tutte eseguite dalla Squadra Mobile di Potenza , salvo quella nei confronti del Brigadiere dei CC M. che è stata eseguita da Ufficiali di pg del Comando Provinciale di Potenza che hanno prontamente e con grande professionalità collaborato alle attività di perquisizione ed arresto nei confronti del collega.
Lo stesso GIP, sulla base del quadro indiziario delineatosi, ha disposto inoltre il sequestro preventivo delle seguenti Aziende:
1) LOGISTICA MERIDIONALE SRL Sede sociale: Potenza Via Isca del Pioppo civ.67.
Unità locale nr.1: San Nicola di Melfi (Pz) — Zona Industriale. Unità locale nr.2: Plano (Pz) S.D.658 Km.29. Unità locale nr.3: Piedimonte San Germano (Fr) — Via Volla.
2) LOGIVULTUR SRL Sede sociale: Potenza Via Isca del Pioppo civ.67. Unità locale nr.1: San Nicola di Melfi (Pz) — Zona Industriale.
3) SERVIZIO GESTIONE LOGISTISTICA SRL. Sede sociale: Melfi — Via Monte Verde civ.10 c/o Studio VASCA SRL. Unità locale nr.1: San Nicola di Melfi (Pz) —Zona Industriale snc. Unità locale Candiolo (To) — Strada Provinciale civ.140.
4) LOGISTICA CASSINO SRL. Sede sociale: Potenza – Via del Gallitello civ.110. Unità locale nr.1: San Nicola di Melfi — Zona Industriale. Unità locale nr.2: Piedimonte San Germano (Fr) — Via Area FIAT. Unità locale nr.3: Venaria Reale (To) – Via Don Sapio civ.134. Unità locale nr.4: Torino — Corso Enrico Tazzoli civ.47.
5) LOGINORD SRL Sede sociale: Potenza — Via Isca del Pioppo civ.67. Unità locale nr.1: Venaria Reale (To) — Via Don Sapino civ.113.
e il sequestro preventivo dei seguenti beni :
1) l’autovettura ALFA ROMEO STELVIO intestata alla Società LOGISTICA CASSINO S.r.l. con sede in Potenza in via Isca del Pioppo civ.67, Società di fatto gestita e di proprietà di S.A (valore 54.200,00 euro);)
2) nei confronti di M.M e S.A, somme di Curo 24.593,00 ed Curo 17.467,00 (in quanto somme corrisposte da società del S. in favore di persona che presta servizio quale domestica presso l’abitazione di M.M);
3) nei confronti di M.M e S.A la somma di Curo 46.149,00 (in quanto somma corrisposta da una società del S. in favore di persona che presta servizio, verosimilmente quale giardiniere, presso l’abitazione di M.M);
4) nei confronti di M.M e S.A la somma di Curo 22.086,00, accreditata sulla carta di credito prepagata aziendale , rilasciata il 31 agosto 2018 dell’Istituto di Credito BiBanca (ex Banco di Sassari) ed appoggiata sul conto corrente bancario in essere presso la BPER — Filiale di Potenza – intestata alla Società LOGISTICA MERDIONALE Srl, utilizzata da M.M;
5) la carta di credito prepagata aziendale , rilasciata il 31 agosto 2018 dell’Istituto di Credito BiBanca (ex Banco di Sassari) ed appoggiata sul conto corrente bancario in essere presso la BPER — Filiale di Potenza – intestata alla Società LOGISTICA MERDIONALE Srl, utilizzata da M.M;
6) nei confronti di D.L.C e S.A la somma di euro 12.000,00 (quale “mazzetta” corrisposta dal S.al D.L.C con versamenti mensili di 500,00 euro negli ultimi due anni).
7) la somma di euro 9.720.457,73, quale profitto dell’associazione per delinquere, in relazione al quale è contestato l’illecito amministrativo (art. 24-ter comma 2 1. 231/01) di cui al capo 9 (importo dato dalla somma dei profitti conseguiti dai corruttori non essendo contestata la responsabilità amministrativa con riferimento alle società in cui operano i corrotti).