Il Papa prega in ucraino e in russo per i profughi in guerra Il pontefice: ‘La pace è armonia di differenze, non le appiattisce’
“Siamo diversi per formare una sinfonia di voci.
Per formare una sinfonia di popoli.
Questa è la pace. La pace non appiattisce le differenze, no, la pace è armonia delle differenze”. Lo ha affermato papa Francesco durante l’udienza nell’Aula Paolo VI al Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna e ai Cori della Galassia dell’Antoniano.
“San Giuseppe, tu che hai sperimentato la sofferenza di chi deve fuggire, tu che sei stato costretto a emigrare per salvare la vita alle persone più care, proteggi tutti coloro che fuggono a causa della guerra, sostienili nelle difficoltà, rafforzali nella speranza e fa’ che incontrino accoglienza e solidarietà. Amen”.
E’ il testo del nuovo tweet diffuso oggi da papa Francesco anche in ucraino e in russo, con gli hashtag #PreghiamoInsieme e #Ucraina, in occasione della festa di San Giuseppe.
Il nuovo tweet di papa Francesco anche in ucraino e in russo
Le novità nella Riforma della curia romana – “In data odierna, 19 marzo 2022, Solennità di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria, con la presente pubblicazione sul Bollettino della Sala Stampa, il Santo Padre Francesco promulga il testo della Costituzione apostolica Praedicate Evangelium sulla Curia romana e il suo servizio alla Chiesa nel mondo, che entrerà in vigore il giorno 5 giugno 2022, Solennità di Pentecoste.
Con l’entrata in vigore della presente Costituzione apostolica viene integralmente abrogata e sostituita la Costituzione apostolica Pastor bonus e in tal modo l’azione di riforma circa la Curia romana trova la sua forma compiuta”dice la Sala stampa vaticana.
“La ‘conversione missionaria’ della Chiesa è destinata a rinnovare la Chiesa secondo l’immagine della missione d’amore propria di Cristo. I suoi discepoli e discepole sono quindi chiamati ad essere ‘luce del mondo’. Questo è il modo con cui la Chiesa riflette l’amore salvifico di Cristo che è la Luce del mondo”.
Lo afferma papa Francesco nel Preambolo della nuova Costituzione apostolica ‘Praedicate Evangelium’. “Nel contesto della missionarietà della Chiesa si pone anche la riforma della Curia romana”, aggiunge.
Dopo la Segreteria di Stato, che ha funzione di “Segreteria papale” e “coadiuva da vicino il Romano Pontefice nell’esercizio della sua suprema missione”, il primo Dicastero della Curia romana riformata con la nuova Costituzione apostolica Praedicate Evangelium non sarà più la Congregazione per la Dottrina della fede, come era nella ‘Pastor Bonus’ di papa Wojtyla, ma il Dicastero per l’Evangelizzazione, che sarà direttamente presieduto dal Papa e avrà “due Sezioni: quella per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo e quella per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari nei territori di sua competenza”
Nasce il Dicastero per la Carità -Nella nuova Curia romana disegnata dalla costituzione apostolica Praedicate Evangelium nasce un nuovo Dicastero per il Servizio della Carità che, “chiamato anche Elemosineria Apostolica, è un’espressione speciale della misericordia e, partendo dall’opzione per i poveri, i vulnerabili e gli esclusi, esercita in qualsiasi parte del mondo l’opera di assistenza e di aiuto verso di loro a nome del Romano Pontefice, il quale nei casi di particolare indigenza o di altra necessità, dispone personalmente gli aiuti da destinare”.
Il Dicastero, in veste di Prefetto, sarà guidato dall’Elemosiniere di Sua Santità.
ANSA