Bonus 200 euro a pensionati, dipendenti e disoccupati
A sostegno dei pensionati con reddito fino ai 35 mila euro è in arrivo una indennità di 200 euro.
E’ quanto previsto dal decreto Aiuti, per compensare gli effetti economici provocati dall’aumento dell’inflazione.
Il provvedimento prevede l’indennità una tantum in favore dei soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione.
Il pagamento del bonus avviene con la prossima mensilità di luglio in automatico con l’INPS che opera d’ufficio.
L’indennità è corrisposta, a ciascun soggetto avente diritto, una sola volta, anche nel caso in cui tale soggetto svolga attività lavorativa.
I titolari di rdc o di assegno di disoccupazione
Il bonus in questo caso spetta a coloro che sono titolari di reddito di cittadinanza o ricevono un assegno di disoccupazione (Naspi, Dis-Coll eccetera).
Il beneficio verrà erogato direttamente dall’Inps e anche in questo caso (salvo eventuali ritardi) il pagamento dovrebbe essere in programma nel mese di luglio.
Lo stesso vale per i percettori di reddito di cittadinanza: sebbene al momento non ci sia una data “ufficiale” tutto lascia pensare che il bonus verrà erogato con il primo pagamento utile a partire da luglio. La certezza però arriverà solo quando le tempistiche saranno messe nero su bianco.
Il bonus di 200 euro ai lavoratori
Infine i lavoratori. Come riporta il quotidiano today.it , in questo caso saranno i datori di lavoro a dover riconoscere il bonus in via automatica ai propri dipendenti, ricevendo in un secondo momento un ristoro dallo Stato (ovviamente pari a quanto anticipato).
Il rimborso comunque ci sarà. “Non è che i datori anticipano il contributo e poi non lo rivedono per un anno, viene ristorato al primo pagamento fiscale” ha chiarito il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Per quanto riguarda le date di pagamento vale quanto già detto in precedenza: il bonus verrà erogato con la busta paga di luglio, anche se nel caso specifico la data di accredito non sarà uguale per tutti ma dipenderà dalle singole aziende.
Per quanto riguarda colf e badanti a farsi carico delle richieste dovrebbe invece essere l’Inps: probabilmente il beneficio verrà erogato con modalità simili a quelle utilizzate nel 2020 per il bonus emergenza Covid.
C’è incertezza anche sugli autonomi: ad oggi si sa che verrà istituito un apposito fondo e che i dettagli verranno definiti con un decreto. È lecito aspettarsi che il beneficio arrivi a luglio anche in questo caso.
Come si calcola la soglia dei 35mila euro
Va infine precisato che per il calcolo della soglia di 35mila euro si tiene conto dei redditi di qualsiasi natura (compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva), mentre non vengono conteggiati il reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze, e così pure i trattamenti di fine rapporto e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata, l’assegno al nucleo familiare, gli assegni familiari e l’assegno unico universale.
Il bonus di 200 euro non costituisce reddito ai fini fiscali, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.