Record per il gas che chiude a 276,7 euro. Berlino: ‘Inverno sarà difficile’
Affonda l'Europa, Francoforte chiude a -2,3%. Pesante Milano. Spread Btp-Bund a 230 punti, rendimento balza a 3,58%B
Nuovo record per il prezzo del gas, che sconta la decisione di Gazprom di chiudere per tre giorni il gasdotto Nord Stream.
I future Ttf, benchmark del prezzo del metano in Europa, hanno terminato le contrattazioni ad Amsterdam con un balzo del 13,17% a 276,75 euro.
Nel corso di seduta i future hanno segnato un massimo di 295 euro (+20,6%). Seduta pesante per le Borse europee che scontano i timori per l’effetto che la crisi energetica avrà sull’economia europea, con il prezzo del gas e dell’energia elettrica che hanno segnato nuovi record in scia alla decisione di Gazprom di chiudere per tre giorni il gasdotto Nord Stream.
A pagare il prezzo più alto per via della forte esposizione della Germania alle importazioni di gas russo è la Borsa di Francoforte, il cui indice Dax ha perso il 2,32% a 13.230 punti. A Parigi il Cac 40 ha ceduto l’1,8% a 6.378 punti mentre a Londra il Ftse 100 è riuscito a contenere i ribassi allo 0,22%, a 7.533 punti.
BERLINO: ‘INVERNO DIFFICILE, PUTIN POTRÀ TAGLIARE ANCORA IL GAS’
“Abbiamo davanti a noi un inverno molto critico. Dobbiamo essere pronti al fatto che Putin riduca ancora di più il gas”, lo ha detto oggi alla tv pubblica Zdf il ministro tedesco di Economia e Clima, Robert Habeck.
Il ministro ha anche parlato dei nuovi aiuti in arrivo per i tedeschi, dicendo che è importante mantenere il “consenso democratico” e un “equilibrio di base” e, quindi, “chi guadagna meno deve essere sostenuto maggiormente rispetto a chi guadagna di più”. Habeck si trova al momento in visita in Canada con il cancelliere Olaf Scholz.
MILANO PESANTE CON LE BANCHE
Seduta di forti vendite per Piazza Affari, che ha scontato al pari delle altre Borse europee i timori di una recessione del Vecchio Continente scatenata dalla corsa dei prezzi energetici.
Il Ftse Mib ha perso l’1,64% appesantito dai forti cali di Saipem (-6%), Moncler (-4,6%) e Tim (-4,2%), scesa in prossimità dei suoi minimi storici e oggetto di acquisto di azioni per un milione di euro da parte del suo ad, Pietro Labriola.
Male tutte le banche, con in testa Mps (-6%) chiamata ad affrontare una difficile ricapitalizzazione. Cali superiori al 3% per Banco Bpm, Bper, Unicredit e Intesa. Male anche l’automotive con Stellantis (-4,1%), Iveco (-3,7%) e Pirelli (-3,5%). In controtendenza qualche farmaceutico (Recordati +1,6% e Diasorin +0,9%), le utilities Snam (+1,3%), Italgas (+1%) e Terna (+1,1%) e, infine l’Eni (+1,6%), premiata per la scoperta di un maxi-giacimento di gas al largo di Cipro.
SPREAD BTP-BUND A 230 PUNTI, RENDIMENTO BALZA A 3,58%
Lo spread Btp-Bund tocca i 230 punti base, in rialzo di 4 punti sulla chiusura di venerdì, mentre il rendimento del decennale italiano si arrampica al 3,58%, in rialzo di dieci punti base.
I Btp registrano i cali più significativi in un contesto di vendite generalizzato per i titoli di Stato dell’Eurozona, penalizzati dai rischi inflattivi legati al caro energia, complice la corsa sfrenata del gas, e dai timori per la stretta monetaria.
Lo spread è ai massimi da fine luglio mentre il rendimento dei Btp è al livello più alto dallo scorso 22 giugno.
ANSA